(ANSA) – BARI, 16 DIC – Avrebbe appiccato 13 incendi boschivi
e due incendi di rifiuti speciali e solidi urbani nelle campagne
di Cassano delle Murge (Bari) tra il 2020 e il 2021. Per questo,
dopo due anni di indagini, un ex dipendente della Regione
Puglia, addetto al settore dell’antincendio boschivo, è stato
arrestato dal corpo Forestale dei Carabinieri che ritengono
l’uomo “dotato di particolare esperienza e destrezza nel non
lasciare traccia alcuna delle proprie azioni e mosso da una
volontà concreta e reiterata di colpire il bosco”. Quando ha
appiccato gli incendi, l’uomo non era più dipendente della
Regione da tempo. Per lui le accuse sono di incendio boschivo e
combustione illecita di rifiuti, tutti commessi con dolo. A
quanto si apprende, l’arrestato, di Cassano delle Murge, aveva
precedenti penali per altro tipo di reati. L’indagine, partita a luglio del 2020, è stata condotta dai
militari del nucleo investigativo di Polizia ambientale
agroalimentare e forestale, e dai militari del gruppo
carabinieri Forestale di Bari, coordinati dalla Procura di Bari.
Alcuni degli incendi appiccati dall’indagato in varie
località dell’agro di Cassano delle Murge – si precisa in una
nota del Carabinieri – “non hanno prodotto conseguenze peggiori
per l’ambiente e la pubblica incolumità, solo grazie al rapido
intervento di mezzi e uomini degli enti e delle associazioni
preposte alla campagna antincendio boschivo”.
La scorsa stagione estiva si sono registrati 137 incendi
boschivi che hanno colpito le province di Bari e
Barletta-Andria-Trani, mandando in fumo oltre mille ettari di
bosco. (ANSA).
Fonte Ansa.it