Un ritorno alle origini: quella di Dario Argento è una storia morbosa e romantica allo stesso tempo, violenta e delicata, divertente e terrorizzante, sgangherata e sgangherabile, come avrebbe detto Umberto Eco, grande estimatore del cinema di Argento
Da oggi in edicola ‘Profondo nero’, il numero speciale di Dylan Dog sceneggiato da Dario Argento. L’indiscusso maestro dell’horror, celebre per film come ‘Suspiria’ e ‘Profondo Rosso’ (a cui si ispira il titolo dell’albo), si cimenta per la prima volta nella scrittura di un fumetto, dando vita a un volume che si appresta a diventare un cult nella storia dell’investigatore dell’incubo, per la gioia di lettori e collezionisti. Quindici mesi di lavorazioni, numerosi incontri, scambi e confronti con il team di Sergio Bonelli Editore e con il curatore di Dylan Dog, Roberto Recchioni. E’ da qui che nasce ‘Profondo nero’, un matrimonio tra il re dell’horror all’italiana e il personaggio creato da Tiziano Sclavi.
Scritto con la collaborazione di Stefano Piani, il volume è il numero 383 della serie regolare di Dylan Dog e i suoi disegni sono stati affidati a Corrado Roi, una delle matite più apprezzate della scuderia Bonelli, un Maestro delle Ombre il cui tratto resta tra i più inquietanti, suggestivi e amati dai fan dell’Old Boy. La copertina è invece opera del talento di Gigi Cavenago e arriva in edicola con un inedito effetto argentato, per rendere omaggio all’autore che ha dato vita alla storia.
In questo volume, Argento torna infatti alle origini e propone un giallo che ricorda le prime storie della sua carriera. Il linguaggio del suo cinema trova qui la sua perfetta trascrizione in fumetto, ideando una storia capace, come spiega Roberto Recchioni “di essere morbosa e romantica, allo stesso tempo, violenta e delicata, divertente e terrorizzante, sgangherata e sgangherabile, come avrebbe detto Umberto Eco, grande estimatore del cinema di Argento quanto dei fumetti di Sclavi”.
L’albo racconta le vicende della bellissima Beatrix, scomparsa nel nulla. Ma cosa ha a che vedere questa misteriosa sparizione con l’antica tradizione dei whipping boy, ragazzi cresciuti accanto a coetanei di nobile casata per essere puniti al loro posto quando questi ultimi trasgredivano le regole? Spetterà a Dylan Dog il compito di indagare.
“Profondo nero è la realizzazione di un sogno. O forse sarebbe meglio dire di un incubo – spiega Michele Masiero, direttore editoriale di Sergio Bonelli Editore – date le circostanze! Racconta l’incontro perfetto tra due icone dell’horror italiano, nel mondo del cinema e in quello del fumetto. Pensiamo che per i lettori non potesse esserci sorpresa piu’ gradita. E il nostro Dylan Dog si è mosso con orgoglio e maestria nelle idee del maestro Dario Argento, che ringraziamo vivamente per questa incredibile storia”.
Sotto, foto: da sinistra Fumettologica, Nocturno, Emmepress.com