(ANSA) – ROMA, 2 AGO – Subiscono un leggero calo a luglio i prezzi globali delle derrate alimentari trainati dai prezzi al ribasso di alcuni cereali, dei prodotti lattiero-caseari e dello zucchero, compensando notevolmente i prezzi più stabili di carne e olio. A indicare il trend economico è l’Indice Fao dei prezzi alimentari (Fpi) che a luglio 2019 ha registrato un calo dell’1,1% rispetto a giugno ma un aumento del 2,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Dall’analisi economica emerge che l’Indice dei prezzi dei cereali da giugno è sceso del 2,7% ma è del 4,1% al di sopra rispetto al suo livello di luglio dello scorso anno. Il calo generale è stato trainato principalmente dalla flessione dei prezzi del grano e del mais.
L’indice del riso ha invece segnato il quinto mese consecutivo di stabilità. E’ segnalato inoltre a luglio un aumento dello 0,8% dell’indice dei prezzi degli oli vegetali, trainato dai prezzi più stabili dell’olio di soia e di girasole che hanno bilanciato l’ulteriore calo dei valori dell’olio di palma. Fao registra poi il sesto aumento mensile dell’indice dei prezzi della carne con un aumento dello 0,6% rispetto al valore rivisto del mese di giugno.
A luglio aumentano ulteriormente i prezzi della carne ovina e bovina, favoriti dalla forte domanda di importazioni dall’Asia e dall’indebolimento delle richieste di forniture dall’Oceania, a causa del calo stagionale. Infine i prezzi della carne suina diminuiscono leggermente dopo quattro mesi di costanti aumenti, grazie alle maggiori disponibilità di esportazioni dal Brasile e dagli Stati Uniti.
Secondo calo mensile consecutivo invece per l’Indice dei prezzi dei prodotti lattiero-caseari diminuito da giugno del 2,9% e ribasso dello 0,6%, rispetto a giugno 2019, dei prezzi dello zucchero.