La prima mossa sarà la relazione che i commissari di Alitalia devono inviare al ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli. Come previsto, ai commissari ieri non è arrivata alcuna offerta, ma solo la lettera di ricognizione dell’a.d. di Fs, Gianfranco Battisti, che spiega le difficoltà. Essendosi sfilata Atlantia (il potenziale socio che avrebbe dovuto avere il 37,5% della Nuova Alitalia), i tre rimasti (Fs, Mef e Delta) non sono in grado di presentare un’offerta, perché lo Stato si troverebbe a possedere il 90% della Nuova Alitalia.
Le Fs comunque tengono la porta aperta. Non si sfilano, confermano «l’impegno e la disponibilità dell’azienda a proseguire le negoziazioni per il costituendo consorzio». Le Fs sottolineano che «Delta ha confermato la disponibilità a partecipare all’equity della nuova compagnia», mentre «si nota che Lufthansa ha prospettato la disponibilità a un accordo commerciale». Le Fs rimettono le valutazioni ai commissari «in merito alle iniziative da intraprendere».
Un fatto importante di ieri è la conferma dell’impegno di Delta Airlines in una dichiarazione ufficiale . «Delta conferma il prorio interesse di vecchia data nel partecipare al rilancio di Alitalia e rimane impegnata a mantenere una forte partnership tra le due compagnie», ha detto la compagnia americana all’Ansa. «Il nostro interesse e la nostra visione _ ha aggiunto la compagnia di Atlanta _ sono stati ben espressi a Ferrovie dello Stato e al ministero dello Sviluppo economico, e siamo pronti ad investire fino a 100 milioni di euro per una quota del 10% in Alitalia».
Il governo potrebbe tentare di persuadere Atlantia «massaggiando» la società dei Benetton sul fronte che sta più a cuore ai trevigiani, il salvacondotto della redditizia concessione di Autostrade per l’Italia, dopo le richieste del M5S di revoca per il crollo del Ponte Morandi (43 morti). Intanto c’è chi fa notare che le tariffe aeroportuali di AdR (controllato da Atlantia) sono le più alte d’Italia.
Si è risvegliata l’ostilità di Luigi Di Maio verso i Benetton. Il ministro degli Esteri ha definito «poco serio» il comportamento dei Benetton. Su Alitalia – ha detto – «si è fatta avanti Atlantia, che poi ha fatto marcia indietro. Se pensavano che entrando in Alitalia non gli avremmo tolto le concessioni si sbagliavano: i morti del ponte Morandi non si barattano con nessuno». Per il secondo giorno consecutivo le azioni Atlantia hanno chiuso in ribasso (-1,77% a 21,61 euro).