#MeToo colpisce la Svezia: la storica decisione dopo lo scandalo delle molestie sessuali a 18 donne, più l’erede al trono della famiglia reale, a carico del fotografo franco-svedese marito di un membro dell’Accademia. Tutto rinviato al 2019
Stoccolma – Non era mai successo, dalla Seconda Guerra Mondiale a oggi, che un premio non venisse assegnato: “Si è arrivati a tale decisione alla luce della diminuita reputazione dell’Accademia e della ridotta fiducia del pubblico nell’istituzione“, recita il comunicato della stessa Accademia.
Lo scandalo. Nello scorso novembre ben 18 donne hanno accusato di aggressioni sessuali il fotografo francese Jean-Claude Arnault, curatore di un progetto culturale finanziato dall’Accademia svedese nonché marito di un allora membro dell’Accademia stessa, la poetessa e scrittrice Katarina Frostenson. Diversi episodi, spiega la Bbc, sarebbero avvenuti in sedi di proprietà dell’Accademia: Arnault contesta le accuse.
La fuga dei mebri dell’Accademia. L’organismo svedese ha votato contro la rimozione della moglie di Arnault dal suo comitato, composto da 18 membri, cosa che ha scatenato un’ondata di congedi. A lasciare l’incarico, fra gli altri, la stessa Frostenson e la numero uno dell’Accademia, Sara Danius. Parliamo di congedi e non di dimissioni perché non previste dall’Accademia stessa, i membri possono però smettere di partecipare alle attività dell’organizzazione.
La famiglia reale svedese sostiene la campagna #MeToo. Nello scandalo sarebbe coinvolta anche la famiglia reale svedese. Ad aprile il giornale Svenska Dagbladet aveva riportato le testimonianze di tre persone: avrebbero raccontato di aver assistito nel 2006, in occasione di un evento dell’Accademia, a un palpeggiamento del fotografo “incriminato” ai danni dell’erede al trono di Svezia, la principessa Vittoria. A confermare i rumors il giornale Expressen, con una testimonianza secondo cui una collaboratrice della principessa avrebbe spintonato via il fotografo. La casa reale svedese non ha mai commentato, ma ha diffuso una dichiarazione generale di sostegno alla campagna #MeToo.
“L’assegnazione del premio risulterebbe poco credibile”. Il premio Nobel per la Letteratura di solito è assegnato nel mese di ottobre. La Fondazione Nobel che gestisce i beni con i quali si finanziano i premi sostiene in toto la decisione dell’Accademia: “in linea di principio il premio Nobel dovrebbe essere assegnato ogni anno, ma nella storia le decisioni sui Nobel sono state rinviate in diverse occasioni” e “una delle circostanze che potrebbero giustificare un’eccezione è quando all’interno di un’istituzione che assegna il premio si verifica una situazione così grave che la decisione sul premio stesso non verrebbe percepita come credibile“.
La Fondazione Nobel, scrive in una nota il presidente del suo board Carl-Henrik Heldin, “presume che l’Accademia svedese adesso concentrerà tutti i suoi sforzi sull’obiettivo di ripristinare la sua credibilità come istituzione che assegna premi e che l’Accademia riferirà quali azioni concrete vengono intraprese“.