Finora la primavera non è stata certo avara di sorprese, tutt’altro. Inizialmente sembrava esservi un normale avvicendamento stagionale, poi a fine marzo è addirittura esploso un caldo di proporzioni ragguardevoli. Le temperature si sono spinte sino a picchi da record.
Nel momento in cui l’inverno sembrava definitivamente morto e sepolto, l’imprevedibilità meteo ha riportato alla ribalta il freddo e la neve. Questo è accaduto in Italia, come in gran parte dell’Europa. Non è stato un semplice colpo di coda d’inverno, ma una vera retromarcia della stagione che mostra ancora tutti i suoi effetti.
Siamo a metà aprile e questo clima a tratti somigliante all’inverno non è certo la norma. Quel che sorprende è soprattutto la persistenza, tanto che se la situazione dovesse proseguire in questo modo ci avviamo verso un mese d’aprile che potrebbe risultare ben più freddo del normale.
Lo scenario meteo resterà ancora compromesso per più giorni e almeno per tutto il resto della settimana aria fredda da nord affonderà verso l’Europa Meridionale e l’Italia. L’anticiclone continuerà a mantenersi in posizione anomala tra il Nord Atlantico e la Scandinavia.
Novità terza decade d’aprile
Qualcosa potrebbe cambiare solo a partire dal 20-21 aprile, quando la saccatura depressionaria fredda tenderà a spostare il proprio fulcro tra Balcani e Mar Nero, per poi probabilmente andare ad assorbirsi risucchiata verso l’Europa Nord-Orientale.
La pressione atmosferica tenderà così ad aumentare sul Sud Europa e sul Mediterraneo. Ciò si tradurrà per l’Italia in un contesto meteo più stabile e soprattutto primaverile soprattutto dal 22-23 aprile, con temperature che risaliranno su valori maggiormente consoni al periodo.
Le proiezioni dei centri meteo indicano il mantenimento dei massimi di pressione ancora sul Nord Europa e pertanto ciò potrebbe non deporre a favore di una stabilità netta e duratura. L’Italia sarà quindi vulnerabile per fine mese a possibili infiltrazioni d’aria fresca ed instabile, sia da est che da ovest.