POSSIBILE EVOLUZIONE METEO A 15 GIORNI
Partiamo da un presupposto: il trend meteo climatico verso il 20 agosto non è univoco. Significa che i modelli matematici di previsione, al momento, hanno delle views differenti e le ipotesi vanno da un proseguimento del dominio anticiclonico a un possibile intervento di un’ampia depressione atlantica.
Quest’ultima ipotesi è presa in considerazione dal modello europeo ECMWF, che come ben sappiamo è considerato il più affidabile in assoluto. In realtà fino a ieri l’eventuale peggioramento era stato preso in considerazione anche dall’americano GFS, ma nelle ultime emissioni è tornato sui suoi passi ripristinando un dominio anticiclonico pressoché incontrastato.
La domanda a questo punto è la seguente: chi dei due avrà ragione? Proveremo a rispondervi tra non molto, ma possiamo anticiparvi che l’eventuale ridistribuzione barica a livello continentale potrebbe far pendere l’ago della bilancia in una direzione.
IL METEO A BREVE TERMINE
Come ben saprete stiamo procedendo spediti verso un consolidamento dell’Alta Pressione e anche stavolta avremo a che fare con l’Anticiclone africano. Per il momento, benché il rialzo termico si sia già fatto sentire, non abbiamo avuto i picchi di caldo della precedente ondata di calore.
Osservando le proiezioni termiche, però, c’è poco di cui rallegrarsi. Alcuni modelli, anzi diciamo i più importanti, stanno rincarando la dose in termini di isoterme. Nel corso del weekend, quindi in pieno periodo ferragostano, potrebbero giungere punte di 24-25°C a 1500 metri in alcune regioni. In particolare al Sud e nelle due Isole Maggiori.
Tali isoterme potrebbero riportarci massime sopra 40°C, localmente abbondantemente. Va detto però che ci sarà spazio anche per qualche temporale pomeridiano, specie sull’arco alpino. Temporali che, laddove si verificheranno, porteranno un temporaneo refrigerio.
CRISI POST FERRAGOSTO OPPURE NO?
Riprendiamo quanto scritto in apertura provando a ipotizzare ciò che potrebbe succedere. Come detto abbiamo preso in considerazione l’ipotesi del modello matematico ritenuto più preciso, ovvero l’europeo ECMWF.
Ma abbiamo preso in considerazione tale view perché come detto fino all’altro ieri l’eventuale crisi del post Ferragosto era vista un po’ da tutti. Crisi che trarrebbe origine da una importante ridistribuzione delle strutture bariche sullo scacchiere continentale, una ridistribuzione che potrebbe portare le depressioni atlantiche più vicine all’Italia.
Difatti il peggioramento proposto da ECMWF deriverebbe da un sostanziale abbassamento del flusso zonale, addirittura con l’ingresso di una vera e propria saccatura nel cuore del Mediterraneo. Chiaro che a quel punto la crisi estiva diverrebbe realtà.
GFS, ovvero il modello americano, oggi sembra puntare con più decisione verso una tenuta dell’Anticiclone africano, il ché non va totalmente escluso perché sappiamo fin troppo bene quanto tale struttura anticiclonica sia dura a morire.
IN CONCLUSIONE
Quindi, alla fine dei conti, cosa succederà? Sarà crisi d’Estate oppure no? La risposta l’avremo certamente tra qualche giorno, allorquando i modelli matematici prenderanno un’unica direzione.
Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.
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Fonte meteogiornale.it