Il primo grande caldo è esploso sull’Italia e sull’Europa, ma l’altra faccia della medaglia è rappresentata dal rischio di temporali violenti, talvolta accompagnata dalla caduta di grossi chicchi di grandine. Ciò accade più facilmente quando spifferi d’aria fresca si scontrano con l’aria caldo-umida d’origine africana.
Le prime grandinate davvero devastanti hanno colpito Francia e Spagna, ma sta arrivando il turno anche dell’Italia. La grandine è un tipo di precipitazione che, a dispetto della convinzione generale, è più frequente e dannosa in estate.
L’Estate è la stagione grandinigena per eccellenza, almeno sul Nord Italia. Per via del maggior calore a disposizione, le grandinate possono avere risvolti assai dannosi. Ma come e quando si forma la grandine? E’ necessario evidenziare che i temporali sono generati da una corrente ascendente (cioè che sale).
Grandine grossa a braccetto con il caldo
L’aria sollevata verso l’alto si espande e quindi si raffredda, facendo condensare il vapore acqueo in goccioline. La grandine di maggiore dimensione si sviluppa in condizioni climatiche relativamente calde, con forte riscaldamento del suolo che esalta le correnti ascensionali.
I danni più o meno rilevanti non sono proporzionali solamente alla dimensione del chicco, ma dipendono da una somma d’altri fattori. Sono le correnti ascensionali ad alimentare la nube, con venti che possono arrivare anche ad oltre 100 km/h e così trattengono in cielo i fenomeni come pioggia, neve, grandine.
Il chicco di grandine viene spinto verso l’alto per poi precipitare verso il basso per gravità o venti discendenti, fin sotto la linea di congelamento dell’acqua, lungo una porzione d’atmosfera che comprende anche temperature ben superiori allo zero.
Il chicco di grandine, gelato, si bagna per la presenza di particelle di acqua o vapore, ma poi viene condotto di nuovo verso l’alto in un corridoio di correnti ascensionali e si congela aumentando di dimensione. Più giri compirà il chicco di grandine e più diverrà grosso.
La grandine ha anche i suoi risvolti positivi: dopo una giornata rovente di piena estate, una grandinata è capace di esaltare fortemente il ricambio d’aria e la sensazione di refrigerio, in un attimo l’aria si raffredda, ancor più se l’episodio di grandine è abbondante e capace d’imbiancare il suolo.
La grandine può trascinare con sé anche le micro particelle di inquinamento diffuse nella bassa atmosfera, purificando l’aria. I chicchi di grandine possono avere le più disparate forme e grandezze: spesso i chicchi sono rotondeggianti, raramente possono avere forme irregolari persino a stella, fenomeno molto curioso.