L’eruzione del vulcano La Soufrière, nell’isola caraibica di St Vincent, continua senza sosta con una serie di esplosioni. Il vulcano aveva eruttato per la prima volta venerdì 9 aprile, come non accadeva dal 1979. Le sue ceneri stavano girovagando per l’Atlantico.
L’isola caraibica si è ricoperta di polvere vulcanica, con oltre 16 mila persone evacuate precauzionalmente dalle proprie abitazioni. Le forniture di acqua e corrente elettrica sono state interrotte. Gli abitanti di Barbados, un’altra isola a circa 200 km a est, sono costretti invece a rimanere al chiuso.
Gli esperti avvertono che le eruzioni potrebbero durare per giorni, o addirittura settimane. L’immagine, relativa ad una delle prime esplosioni, è davvero impressionante. La colonna di fumo e cenere si è innalzata fino a oltre 15 chilometri di altezza, sfondando quindi fin verso la stratosfera.
La forza delle corrente ascensionale che sostiene la risalita della nube vulcanica è ben evidenziata dal pileus, quella nube accessoria a forma di copricapo. In genere queste formazioni si osservano nei cumulonembi temporaleschi più sviluppati, ma talvolta anche nelle eruzioni vulcaniche.
Il contributo del vulcano all’Anno senza Estate del 1816
Questo vulcano ha dato un contributo al raffreddamento del clima registrato ad inizio Ottocento, noto in particolare come Anno senza Estate del 1816. Come è comune a seguito di grandi eruzioni vulcaniche, la temperatura globale si abbassò poiché la luce solare faticava ad attraversare l’atmosfera.
Il clima più freddo si ritiene sia stato causato anzitutto dall’eruzione vulcanica del Tambora, nell’isola di Sumbawa dell’attuale Indonesia (allora Indie orientali olandesi), avvenuta dal 5 al 15 aprile 1815. Tra l’altro in questo periodo era ancora in corso la fase conclusiva della cosiddetta Piccola Era Glaciale
Il vulcano Soufrière nell’isola di Saint Vincent nei Caraibi nel 1812, e il monte Mayon nelle Filippine nel 1814, avevano già eruttato abbondanti polveri e gas pesanti nell’atmosfera. Tali fenomeni si sovrapposero ad un periodo in cui si verificò il minimo solare di Dalton.