Dal mese di luglio 2021 la Fondazione Carlo Levi presenta “L’archivio fotografico di un protagonista del Novecento: Carlo Levi”, a cura di Daniela Fonti e Antonella Lavorgna per la Fondazione Carlo Levi, progetto vincitore dell’avviso pubblico “Strategia Fotografia 2020” e promosso e sostenuto dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Il progetto si incentra sulla valorizzazione e diffusione del fondo fotografico inedito raccolto in vita da Carlo Levi, di proprietà della Fondazione da lui creata, attualmente conservato presso l’Archivio Centrale dello Stato di Roma: il fondo, che copre un arco temporale di circa un cinquantennio di attività – dagli anni Venti fino al periodo immediatamente successivo alla morte dell’artista (1975) – rivela il ruolo centrale rivestito dalla fotografia nel percorso di Carlo Levi e l’intensa e stratificata rete di rapporti da lui intessuti con grandi maestri fotografi, come Mario Carbone, David Seymour, Henry Cartier-Bresson e con molte figure di professionisti “minori” attive nel campo del fotoreportage e fotogiornalismo, quali Augusto Viggiano, lo Studio fotografico Scafidi di Palermo, Elio Sorci, Agnese De Donato, animando il dibattito sul fotoamatorismo. Il progetto di valorizzazione del fondo rientra, inoltre, nella programmazione culturale della Fondazione, che ne ha iniziato il riordino e la catalogazione dal 2018.
Il progetto si articola in tre sessioni che hanno l’obiettivo di ripercorrere la memoria storica del nostro paese attraverso gli occhi di uno dei protagonisti del Novecento artista, scrittore, uomo politico fra i più completi, complessi e multiformi che l’Italia abbia espresso nel XX secolo; di promuovere la comprensione dell’integrazione del linguaggio fotografico con quello pittorico e letterario leviano, ma anche di far emergere un tessuto di professionismo locale minore, sia a Roma che in vari centri del sud come la Lucania, di notevole interesse storico e artistico.
1. “Archivio fotografico” sul sito della Fondazione Carlo Levi. La prima iniziativa, fruibile totalmente online dal mese di luglio 2021, consiste nella costruzione di un prodotto multimediale concepito come un catalogo digitale, interattivo, sempre disponibile e in continuo aggiornamento, nel quale vengono presentate le prime 1200 fotografie, estratte dal patrimonio più vasto che consta di ben 8000 stampe fotografiche, che andranno ad individuare i nuclei tematici significativi fra i molti inclusi nel fondo (nuclei di natura storico-sociale, artistica e
biografica). Carlo Levi, infatti, si serviva raramente in prima persona del mezzo fotografico: assai più spesso si affidava a professionisti per impostare i soggetti da ritrarre e per annotare particolari situazioni ambientali che avrebbe ripreso nei suoi quadri (come nel grande Telero di Lucania 61); commissionò o contattò, inoltre, per specifici servizi, grandi maestri nazionali e internazionali, come Mario Carbone, David Seymour, Henry Cartier-Bresson, o professionisti minori operanti nel campo del fotoreportage giornalistico, per trarre ispirazione, soprattutto durante i suoi frequenti viaggi nel Sud Italia, per i suoi scritti di carattere narrativo, politico militante e giornalistico.
L’Archivio fotografico, costituito nella stragrande maggioranza da fotografie di altri autori, si basa sulla schedatura degli oggetti fotografici del fondo effettuata sulla piattaforma xDams – piattaforma open source di gestione documentale XML interamente web-based che rispetta gli standard di catalogazione nazionali e internazionali – che permette di realizzare un motore di ricerca e una personalizzazione e visualizzazione di tutti gli elementi inseriti; l’utente, così, avrà la possibilità di effettuare vari percorsi tra le immagini, divise per soggetti (ritratti, paesaggi, animali ecc.), reportage (Cartier-Bresson, Carbone, ecc.) o parole chiave ed accedere anche ad altri siti e canali tematici collegati.
2. Mostra fotografica “Uno scatto che ci somiglia: la raccolta fotografica di Carlo Levi”. La mostra fotografica, prevista da settembre a dicembre 2021 presso la sede della Fondazione Carlo Levi a Roma, presenterà circa 60 originali accompagnati da videoproiezioni a completamento dei diversi percorsi di approfondimento concettuale leggibili nelle fotografie. L’esposizione esplora la centralità della fotografia nella restituzione di eventi della cultura storica italiana (il confino in Lucania, le proteste dei contadini, i personaggi coinvolti nella lotta alle mafie, grandi manifestazioni politiche internazionali); l’importanza per Carlo Levi di servirsi di appunti fotografici in molti
momenti della sua creazione artistica: dall’esecuzione di grandi quadri paesaggistici alla “ripresa” di interni con personaggi per la sua pittura ispirata al Sud (reportage di nomi internazionali come Cartier- Bresson, Seymour, ma anche di fotografi italiani come Mario Carbone, Augusto Viggiano, esponenti della fotografia di indagine etnografica) alla realizzazione dei suoi ritratti più famosi (Silvana Mangano, Anna Magnani, Alberto Moravia, Italo Calvino, Umberto e Linuccia Saba, ecc.).
Saranno, così, portati a confronto i diversi linguaggi adoperati dai tanti professionisti, più noti e meno noti, interpellati da Levi per accompagnare i suoi ripetuti viaggi al sud, dando adeguata testimonianza, di decennio in decennio, delle trasformazioni politico-sociali di quelle zone del Paese. La mostra sarà accompagnata da visite guidate per un ampio pubblico e da laboratori didattici per la scuola media inferiore e superiore.
3. Giornata di studi “In primo piano luoghi e gente d’Italia”. Durante il periodo della mostra, nel mese di ottobre, si svolgerà, presso la Fondazione Carlo Levi, una giornata di approfondimento con specialisti nazionali e internazionali del settore sui temi presenti nel fondo, nonché la presentazione di un documentario che ricostruisce la storia della raccolta fotografica. Verrà approfondito il rapporto fra fotografia e reportage letterario in Carlo Levi con Filippo La Porta; il ritratto in pittura e in fotografia con Daniela Fonti; letteratura, pittura e fotografia del Sud con Antonella Lavorgna, l’indagine antropologica culturale e visiva del Mezzogiorno con Francesco Faeta, le amicizie e gli interscambi con grandi fotografi come David Seymour con Giovanna
Hendel e come Mario Carbone con Roberto Carbone, curatore dell’archivio Mario Carbone. A chiusura, un approfondimento sull’”occhio documentaristico” con Lia Polizzotti e sul lascito intellettuale di Carlo Levi attraverso la figura di Luigi Di Gianni con Irene Pantaleo.