Grandi Globi diversamente adornati sul tema dell’ambiente dal 27 Agosto sono in mostra nelle principali piazze di Milano e nei mezzanini della Metropolitana. “E’ partito il viaggio di “WePlanet-100 Globi per un futuro sostenibile” , commenta Beatrice Mosca, curatrice di mostre museali e di eventi artistici e culturali che ha coordinato questo progetto di Paolo Casserà (CEO di Weplanet), dopo il grande successo di un’altra iniziativa a scopo benefico fatta insieme, la “Cow Parade Milano 2007”.
“L’esposizione open air delle sfere – continua Beatrice Mosca – vuole essere una grande opera collettiva a difesa del valore della sostenibilità per il nostro pianeta ma anche in nome della vita stessa dell’essere umano. Questo è anche lo spirito ambrosiano di Milano che ha sempre saputo esprimere il coraggio, la partecipazione, l’accoglienza, il saper fare bene per il proprio territorio e oltre i confini”. Paolo Casserà: “WePlanet ha chiamato a raccolta i mecenati e artisti. Un pianeta della società civile e produttiva della città di Milano che ha creduto in questa forte comunicazione simbolica a cielo aperto per richiamare l’attenzione di tutti su una emergenza cruciale attraverso l’arte e la creatività”.
Tra i mecenati, figura Legambiente Lombardia che ha sponsorizzato il Globo dal titolo “Double Face”, elaborato dal giovane architetto Alessandro Sala, 26 anni, di Bermareggio (MB) sul tema della economia circolare, per veicolare il concetto che il rifiuto non è solo la fine di un processo, ma anche l’inizio di un’altra storia. L’opera è stata realizzata in diretta in “Cascina Nascosta” all’interno del Parco Sempione durante la festa di inaugurazione della Mostra WePlanet (2 Settembre) e lì rimarrà per la libera ammirazione di tutti i visitatori.
Andrea Causo, Direttore di Legambiente Lombardia e responsabile di “Cascina Nascosta”, spiega: “Da anni con la nostra associazione insistiamo su questi messaggi: evitare di creare rifiuti, promuovere un’economia circolare, valorizzando quindi il rifiuto che non è più uno scarto ma una risorsa, prendersi cura dell’ambiente.
Abbiamo deciso di partecipare alla iniziativa di WePlanet perché le espressioni artistiche possono essere degli involucri comunicativi molto impattanti e accattivanti.
Siamo molto contenti del lavoro dell’artista Alessandro Sala, perché è riuscito a esprimere appieno il senso del nostro Globo. Ne beneficia la “Cascina Nascosta”, antica cascina lombarda nel cuore della metropoli, nell’ambito della riqualificazione che ci è stata assegnata con un bando comunale nel 2015 e che si protrarrà fino al 2039.
Finora siamo interventi con una ristrutturazione di una parte dei locali, ma il nostro lavoro non è terminato. Stiamo recuperando anche l’area che si trova sulla sinistra rispetto all’ingresso principale della Cascina. Diventerà uno spazio polifunzionale per eventi culturali e ci sarà un’area anche per una ciclofficina, una falegnameria e un orto didattico”.
Il globo “Double Face” raccontato da Alessandro Sala: “Il globo di Legambiente appare coperto da tutti i tipi di rifiuti che fanno parte della nostra quotidianità- in plastica, carta, legno e alluminio -, ma coperti d’oro. Essi infatti sono anche una risorsa se ci impegniamo a dare loro una seconda vita.
Dalla colla che utilizzano i bambini, ai pennelli alle mascherine che rappresentano un grosso problema in termine di smaltimento. La consapevolezza dell’emergenza planetaria e l’urgenza di una cambio di comportamento sono i messaggi che volevo trasmettere. Gli oggetti che ho utilizzato sono stati presi dai rifiuti messi da parte dai
miei genitori. E’ stato molto stimolate partecipare all’iniziativa di WePlanet. Ho fatto qualcosa in cui credo fortemente”.
Conclude il Prof. Stefano Zecchi:”La mostra è un progetto opportuno perché sollecita l’impegno delle singole persone ad accettare i limiti dello sfruttamento della Terra. La dimensione estetica delle opere talvolta è protagonista ma si è voluto sottolineare soprattutto l’aspetto etico-sociale. Molti altri globi offrono soluzioni
simboliche di forte impatto. Da sottolineare poi che con Weplanet hanno collaborato tante istituzioni importanti nel mondo della Salute, delle Imprese, dei media, etc. Si tratta di un fenomeno di rilevanza sociale davvero peculiare di questi tempi di incertezza. E non è un caso. A Milano siamo assuefatti all’importanza della nostra
città ma Milano ha una storia di avanguardie in ogni campo, arte, economia, diritti civili. Quindi non è strano che questa idea sia partita da qui, dove nasce sempre la modernità. Milano ha nel DNA l’essere propositiva, lanciare sfide sulle problematiche della contemporaneità”.