Con la propria personale interpretazione di “Malefemmena” il cantautore realizza un ritorno alle origini campane attraverso la musica e le parole di uno dei simboli della canzone napoletana.
«La musica napoletana è l’origine del pop italiano. Le mie origini sono campane e non c’era niente di meglio che contribuire a questo progetto interpretando un classico universale. Ho aggiunto a questo brano eterno scritto da Totò (e lanciato da Mario Abbate) un tocco jazz e un violino che ne completa l’accompagnamento». Con queste parole Ippolito descrive la sua personalissima reinterpretazione di “Malafemmena”, l’ultima traccia di “Piano pop”, il progetto discografico realizzato con piano e voce, con cui il cantautore ha riproposto in chiave intimista, le canzoni della musica italiana che sono rimaste nel cuore delle persone grazie al forte impatto emotivo che le contraddistingue.