Il rilancio della cooperazione multilaterale come chiave nella lotta alla pandemia ed al cambiamento climatico, e per uno sviluppo sostenibile e rivolto anche ai Paesi più vulnerabili: è questo il cuore della strategia italiana per il G20 Esteri, in programma oggi a Matera. Con un focus particolare su Africa e sicurezza alimentare, perché “per ricostruire insieme e meglio non dobbiamo lasciare nessuno indietro”, ha sottolineato il ministro Luigi Di Maio, che nella città dei sassi farà da padrone di casa e che stasera ha accolto le delegazioni al Castello Svevo di Bari.
La ministeriale Esteri – protetta da strette misure di sicurezza con una cabina di regia in questura, una squadra di rocciatori della Polizia e mille unità delle forze dell’ordine dispiegate sul terreno – sarà articolata in due sessioni. La prima riguarderà la governance globale. Per l’Italia, ha sottolineato Di Maio, “la risposta internazionale al Covid-19 ha dimostrato l’importanza di adottare un approccio multilaterale per fronteggiare le grandi sfide globali”. In quest’ottica il governo italiano potrà contare sul rientro in scena tra i Grandi dell’attore più importante, gli Stati Uniti di Joe Biden, dopo la parentesi isolazionista di Donald Trump. La sintonia tra Roma e Washington è stata confermata ancora una volta nel faccia a faccia di ieri tra Di Maio ed il capo della diplomazia Antony Blinken.
Nell’agenda del G20 ampio spazio per l’Africa, con un approfondimento sulle politiche di inclusione di giovani e donne, commercio e transizione energetica. “Una terra straordinaria e ricchissima di opportunità, che si trova ad affrontare nodi cruciali per il suo sviluppo in chiave sostenibile”, ha sottolineato Di Maio. In tale prospettiva, oggi Matera ospiterà anche una riunione congiunta dei Ministri degli Esteri e dello Sviluppo (per la prima volta nella storia del G20) a cui farà seguito una specifica sessione dei soli Ministri dello Sviluppo. Per portare al centro all’agenda internazionale il tema della sicurezza alimentare. Al termine dell’incontro verrà adottata la Dichiarazione Ministeriale di Matera, per affermare l’impegno del G20 a raggiungere l’obiettivo “zero fame” entro il 2030. A questa riunione parteciperanno anche i vertici di Fao, Ifad e Pam.
Domani, alla Base Onu di Brindisi, il direttore del Programma Alimentare Mondiale David Beasley co-presiederà con Di Maio una riunione dedicata all’assistenza umanitaria.
L’ampiezza del consesso del G20 dovrebbe lasciare poco spazio per affrontare crisi politiche specifiche, ma è indubbio che su Matera aleggerà anche l’ombra delle rinnovate tensioni tra Stati Uniti e Cina. Il ministro degli Esteri Wang Yi ha confermato che non parteciperà fisicamente alla riunione, ma parlerà in videoconferenza, ufficialmente per gli impegni legati alle celebrazioni del centenario del Partito Comunista. Eliminando ogni dubbio sulla possibilità di un possibile faccia a faccia a margine dei lavori con il segretario di Stato americano Antony Blinken. Ma l’ipotesi, in ogni caso, era stata smentita nei giorni scorsi dagli Usa. A dimostrazione del gelo sulla linea Washington-Pechino.
Fonte Ansa.it