“Ringrazio il premier Meloni, il Governo e tutto il Parlamento per la sensibilita’ dimostrata verso i temi dell’universita’ , dell’alta formazione e della ricerca. Il diritto allo studio – osserva Bernini – puo’ contare, oggi, su risorse importanti, coprendo in alcuni casi il vuoto finanziario che si sarebbe verificato al termine degli stanziamenti previsti dal PNRR.
Un piano che e’ un treno che passa una sola volta: sta a noi coglierne le opportunita’ e garantire continuita’ ai progetti andando oltre il 2026”.
La ripartizione dei finanziamenti per ricerca, università e diritto allo studio previsti nella Legge di Bilancio (fonte: MUR)
Nella Legge di Bilancio e’ stato inoltre approvato un incremento di 300 milioni per gli alloggi degli studenti universitari e, rileva il ministero di Universita’ e Ricerca, potranno “garantire la continuita’ degli interventi a sostegno della domanda sempre piu’ crescente di posti letto a favore degli studenti fuori sede”. Via libera anche all’aumento di 5 milioni per le borse studio degli specializzandi in medicina generale, che andranno a incrementare le disponibilita’ sul Fondo sanitario nazionale per il 2023.
Viene inoltre stabilizzato il Fondo di sostegno alle locazioni per studenti fuori sede iscritti nelle universita’ statali e rifinanziato per 4 milioni per il 2023 e 6 milioni a decorrere dal 2024.
Un incremento di 30 milioni e’ previsto per il ripristino dei contributi e della quota premiale delle universita’ non statali, in precedenza disposto solo per il 2021: e’ legato all’aumento del numero degli atenei non statali ammessi al finanziamento. Viene, inoltre, incrementata al 30% la percentuale di risorse destinata ai fini premiali.
Per il 2023 e’ stato anche stanziato un contributo straordinario di 15 milioni per il piano di rilancio del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e un aumento di 40 milioni e’ destinato alle progressioni di carriera di ricercatori e tecnologi degli enti vigilati dal ministero di Universita’ di Ricerca. Vengono inoltre sbloccate le risorse non ancora assegnate per le progressioni e la valorizzazione della carriera di ricercatori e tecnologi.
A partire dal 2023 gli importi delle borse di studio percepite da studenti universitari con disabilita’ non saranno computate ai fini del calcolo dei limiti di reddito per il riconoscimento di altri sostegni economici. Per sostenere gli studenti degli istituti di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (Afam) con disabilita’ e’ poi stanziato 1 milione di euro per il 2023.
Inoltre, 150mila euro l’anno …continua su
Fonte Ansa