Nel suo intervento in Aula al Senato dopo l’informativa del premier, il leader di Italia Viva ha contestato l’eccessivo ricorso del presidente del Consiglio ai Dpcm. E ha attaccato: «Se sceglierà la strada del populismo non avrà al suo fianco Italia viva». La replica di Conte: «Nessun ultimatum, la maggioranza c’è»
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Un “ultimo appello” al premier Conte. Una sorta di aut aut, che lascia presagire la possibilità di una crisi di governo. È quello lanciato dal leader di Iv Matteo Renzi nel suo intervento in Aula al Senato dopo l’informativa del premier. «Glielo diciamo in faccia: siamo a un bivio – il monito di Renzi rivolto a Conte – lei è stato bravo a rassicurare gli italiani. Il punto però è che nella fase 2 della politica non basta giocare su paura e preoccupazione. C’è una ricostruzione da fare che è devastante e richiederà visione e scelte coraggiose. Dia un occhio in più ai dati dell’Istat o noi non saremo al suo
fianco. Se sceglierà la strada del populismo non avrà al suo fianco Italia viva»
Renzi: non ho negato pieni poteri a Salvini per darli a altri
«Non possiamo — ha spiegato l’ex premier — delegare tutto alla comunità scientifica. In passato il Paese troppe volte la politica ha abdicato. Non possiamo chiedere a un virologo come combattere la disoccupazione, tocca alla politica». E ha chiarito: «Non abbiamo negato pieni poteri a Salvini per darli a un altro».
«Neanche per terrorismo tante deroghe a Carta»
Nel mirino di Renzi il ricorso ai Dpcm per introdurre limitazioni personali nell’emergenza Covid 19. «Nemmeno durante il terrorismo abbiamo derogato così tanto alla Costituzione. Richiamarla a un uso più prudente dei dpcm – ha detto il leader di Iv – non è lesa maestà. Non può essere un dpcm a dire se l’amicizia è vera o no, se il fidanzamento è saltuario o stabile, sennò ci avviciniamo allo stato etico».
«Onoriamo morti riaprendo, loro lo vorrebbero»
«Nessuno le ha chiesto di riaprire tutto, abbiamo chiesto riaperture con gradualità e proporzionalità» ha incalzato Renzi, che ha aggiunto: «Il coronavirus è una bestia terribile che ha fatto 30mila morti nel modo più vigliacco ma noi non siamo dalla parte del coronavirus quando diciamo di
riaprire, onoriamo quei morti. La gente di Bergamo e Brescia che
non c’è più, se potesse parlare ci direbbe di riaprire».
Conte: nessun ultimatum la maggioranza c’è
Poco dopo il premier Giuseppe Conte gli ha risposto: «Quale ultimatum? Renzi ha chiesto di fare politica? E’ quello che stiamo facendo, quindi non c’è nessun ultimatum». «Quindi la maggioranza esiste ancora?», gli è stato chiesto. «Sì», la risposta del presidente del Consiglio prima di uscire dal Senato.
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