di S.C.
Se qualche volta abbiamo avuto l’impressione che la nostra società faceva acqua da tutte le parti, oggi possiamo tranquillamente osservare che la pandemia l’ha definitivamente azzoppata, sotto il profilo sociale, scolastico, economico e forse anche sanitario.
Il COVID ha spaventato e spaventa tutti, adulti, adolescenti e bambini, continua a creare distanza, chiude, isola, blocca, toglie la capacità di sentire i profumi e il gusto delle cose, fa mancare il fiato sia a livello fisico ma anche psicologico e relazionale facendoci vivere in un clima d’immobilita’ e impossibilita’ nel fare, nel progettare finanche sperare.
Si è azzerato un po’ tutto dalla vita sociale, alla realtà scolastica ed economica, per non parlare di come tante piccole e medie imprese sono fallite nel dolore di chi con amore le aveva create e gestite.
Ci siamo abituati troppo presto noi adulti a parole come smartworking, lockdown, restrizioni, cosi come i ragazzi si sono abituati alla DAD e privati della loro adolescenza, degli amici, della scuola, dello sport e della spensieratezza.
Se il lavoro è un punto di riferimento per noi adulti, la scuola è il punto di riferimento dell’età evolutiva non esistono bambini e ragazzi senza la scuola e viceversa. È una delle tante istituzioni che ha pagato di più da questa pandemia e il non sapere cosa accadrà spaventa tutti, per questo motivo dovremmo riuscire a essere più speranzosi, perché abbiamo diritto di vivere e sognare per guardare avanti.
Il Covid non è le peste, e la pandemia va affrontata correttamente con soluzioni e possibilità, per poter di nuovo, magari, ritornare a “vivere”.
Vi lascio con un bellissimo video messaggio del Prof. Antonio Guidi un grande Uomo e politico, ma soprattutto un Medico Neurologo – Neuropsichiatra infantile molto attento alle problematiche della società.