NAPOLI – “I commercialisti sul tema della previdenza sociale sono da sempre in prima linea. Questo evento, realizzato proprio per i giovani commercialisti, per agevolarli nel percorso intrapreso come professionisti, è una prima risposta alle tante criticità legate al fatto che l’Italia è un Paese che invecchia sempre più. I giovani devono rimboccarsi le maniche per far sì che ci sia un approccio più positivo al mondo del lavoro in grado di superare il gap generazionale”.
Lo ha dichiarato Vincenzo Piccirillo, presidente dall’Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti contabili di Napoli nel corso del convegno “Unione Obiettivo Previdenza” che si è svoltosi a Napoli presso la sede dell’ordine dei commercialisti partenopei, presieduto da Eraldo Turi.
“La cassa dottori commercialisti è l’assicurazione che noi abbiamo come giovani professionisti rispetto al futuro che ci troveremo a vivere da qui a qualche tempo, quindi è importante innestare una cultura previdenziale che sia pronta e capace rispetto a quelle che possono essere le opportunità offerte. Perché la Cassa non fa soltanto previdenza ma fa anche assistenza. Quindi saperne sfruttare tutti gli strumenti e i vantaggi può rendere meno duro per un giovane andare a sostenere il carico contributivo annuale che si propone due volte l’anno”.
Sulla crisi di vocazione dei giovani professionisti si è espressa Maria Caputo, segretario dell’Odcec Napoli: “Il tema della previdenza tocca tutti i settori e il governo centrale è impegnato prioritariamente su questo fronte. Anche noi facciamo la nostra parte per la nostra categoria, per avvicinare i giovani alla nostra professione. Esiste un problema di vocazione per la libera professione in generale e il tema di una buona previdenza e assistenza può incentivare la partecipazione di nuove leve”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Luigi Passante, Vicepresidente Ugdcec Napoli: “L’obiettivo è quello di offrire ai giovani quelli che sono gli strumenti che hanno a disposizione. E’ vero che la pensione la immaginiamo lontana, data la giovane età, e riguarderà la fine della nostra carriera. Ma se oggi vengono fatte scelte in maniera ponderata, grazie alla conoscenza degli strumenti che noi offriamo, il risultato potrà essere più che positivo e vicino a quello che ci si attende”.
Secondo Salvatore Palma, consigliere d’amministrazione della Cassa di previdenza dottori commercialisti: “Attraverso la divulgazione della Cassa in quanto Ente, in quanto strumento di assistenza e accompagnamento al professionista è possibile rendere attrattiva la professione. La cassa intesa non solo nell’assistenza tipicamente e tradizionalmente concepita ma addirittura protagonista dello sviluppo professionale. Noi facciamo divulgazione presso le scuole e inoltre abbiamo lanciato un progetto pilota l’anno scorso con l’università La Sapienza e quest’anno con la Federico II”.
Al termine del convegno è stata consegnata una targa alla famiglia di Dino Causa, delegato della Cassa dell’Ordine di Napoli, che ha dedicato la sua vita professionale a questo delicato incarico con grande competenza e umanità, scomparso di recente all’età di 63 anni.