“Il Governo, oggi più che mai, è chiamato a impegnare maggiori risorse per le giovani generazioni, che necessitano di garanzie economiche e creditizie, ossia di strumenti di supporto per gli investimenti e l’innovazione per pensare, in questi anni compromessi anche dalla pandemia, una propria vita lavorativa in autonomia. Solo così è possibile frenare la fuga di cervelli e incrementare lo sviluppo di imprenditorialità tra le nuove generazioni, tenendo contro di strumenti come la Next Generation Eu e il Pnrr”. A sostenerlo è Laura Tinari, presidente Giovani Imprenditori di Confindustria L’Aquila-Abruzzo Interno. “Il Gruppo Giovani Imprenditori”, evidenzia Tinari, “auspica da sempre un sostegno più incisivo per l’inserimento dei giovani nel
mercato del lavoro e per la creazione di nuove realtà imprenditoriali, che guardino con occhio attento allo sviluppo, all’innovazione, all’eco-sostenibilità e alla capacità di coniugare ricerca applicate e produzione. Ma non tutti i giovani vogliono fare impresa e bisogna pensare anche a loro: il bonus per l’assunzione di giovani nel 2021
inserito nella Legge di bilancio va in questa direzione. Lo strumento prevede un incentivo pari al 100% dei contributi previdenziali, per un importo massimo di 6.000 euro in un anno e per un massimo di tre anni,
che arrivano a quattro nelle regioni del Mezzogiorno, Abruzzo compreso.
L’esonero contributivo riguarda i datori di lavoro che assumono giovani under 36, che non sono mai stati titolari di un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. Una formula che speriamo possa essere
replicata nel tempo”. Dal mercato del lavoro a quello della casa. “Il decreto Sostegni bis”, afferma Tinari, “introduce finalmente nuove agevolazioni fiscali per gli under 36 dando loro nuove prospettive anche di vita provata ed emancipazione dalle famiglie di origine, mi riferisco ad esempio all’acquisto dell’abitazione principale”. “Tutte formule incentivanti”, conclude Tinari, “che soddisfano solo in parte le esigenze delle giovani generazioni. Come affermato anche dal nostro Presidente, Carlo Bonomi, nel corso del 36esimo convegno dei Giovani imprenditori che si è tenuto a Napoli nei giorni scorsi, “questo è un Paese che stenta ancora ad apprezzare i giovani, che vengono chiamati in causa solo quando ci sono i passaggi elettorali. La Manovra del Governo non è una manovra per i giovani. La legge di bilancio deve essere arricchita da con interventi che facciano crescere l’Italia e le giovani generazioni”.