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Saras, street art per mobilità

di Roberto Murgia

Responsabilità sociale d’impresa e sostenibilità, temi da sempre cari a Saras e oggi rilanciati con un nuovo progetto: “Street Art 4.0 #diamociunaMoSSa”. Quattro scuole superiori di Cagliari e 45 studenti coinvolti nella realizzazione di concept infografici da applicare sulle navette utilizzate dal personale del gruppo all’interno del sito Sarlux a Sarroch. Questa mattina a Cagliari, al Ghetto degli Ebrei, una giuria composta da Paolo Ferrero (Mobility Manager Saras), Alberto Soi (art director senior Ojos design), Nicola Monni (Saras), Patrizia Dessì (Ufficio scolastico regionale) e Stefania D’Arista (responsabile Relazioni esterne Ctm) ha premiato l’idea più innovativa: arriva dall’istituto Buccari e protagoniste sono tre ragazze, Ester Meloni, Arianna Boi e Alessia Piras.

Il progetto riguarda proprio le navette che trasportano i dipendenti all’interno dello stabilimento: un impianto fotovoltaico sul tettuccio del bus, tale da garantire l’alimentazione elettrica necessaria per attivare i sistemi elettroidraulici delle portine e dei sistemi ausiliari di bordo, e come carburante un nuovo combustibile, A20, che combina la riduzione delle emissioni con l’efficienza energetica.

Graficamente, un nuovo nome per le navette: Sarbux. I ragazzi potevano ispirarsi a street artist e illustratori come Manu Invisible, Crisa, Tellas Banksy, l’agenzia Dutch Uncle e a tutto il patrimonio di conoscenza sviluppato in Saras su sicurezza e ambiente, Industry 4.0, trasporto via mare. Special Guest Star all’evento, Manu Invisible, che per l’occasione ha creato “Consapevolezza”. “Un’opera dedicata alle generazioni future che raffigura una mano giovane che accoglie il passato”, ha spiegato l’artista. “Il senso del progetto – ha sottolineato Simona Berri, General Counsel & Corporate Affairs di Saras – è legato all’alternanza scuola-lavoro, abbiamo invitato i giovani a creare qualcosa di loro e che fosse però attuale, come il concetto di mobilità sostenibile”.

“Tutto si inserisce in una coerenza di approccio rispetto al mondo dei giovani, della scuola e dell’università – ha chiarito Carlo Guarrata, amministratore delegato di Sarlux – ed è un modo per indurre i ragazzi a conoscere cosa significa operare nel nostro settore e come lo stesso si sta impegnando sui temi della sostenibilità”. D’altra parte “i temi della mobilità sono per noi importantissimi – ha ribadito l’ad – perché rappresentiamo una comunità con 1.200 persone che si spostano all’interno di uno spazio enorme”

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