Gli inglesi la chiamano SAD (Seasonal Affective Disorder, in
italiano disturbo affettivo stagionale) o Winter Blues (malinconia invernale) e ci
accompagna spesso da dicembre a febbraio provocando malessere, malumore,
apatia, tristezza, sonnolenza, difficoltà a concentrarsi e voglia di mangiare in
abbondanza carboidrati e cibi dolci e calorici. Ne soffre il 6% degli italiani,
soprattutto le donne (4 volte più degli uomini) e gli anziani.
Ma un po’ tutti noi tendiamo, con l’arrivo del vero freddo, a subire la stanchezza
invernale e ne risente anche il sistema immunitario, che deve invece essere ben
funzionante per poter difendere il corpo da tutto quello che potrebbe influire
negativamente sulla nostra salute. Come possiamo, quindi, prepararci per affrontare al
meglio i prossimi mesi?
Il consiglio degli esperti è quello di seguire una vera e propria winter wellness routine
che, regolando sonno, alimentazione, stile di vita e sane abitudini, ci aiuti ad
alleviare la fatica e a recuperare l’energia per svolgere le attività quotidiane e
potenziare il sistema immunitario.
“Il punto di partenza è un buon sonno ristoratore” – spiega il Dott. Pasquale Tieri,
laureato in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Chieti, specializzato in
Oncologia e Medicina Estetica, membro del Comitato Medico di Pure Encapsulations – “che
deve dare all’organismo la possibilità di recuperare le energie utilizzate durante il giorno
con un adeguato riposo, non solo in termini di quantità (almeno 7 ore a notte) ma anche
di qualità in tutte le fasi. Non riuscire a dormire bene crea, infatti, squilibri a livello
ormonale con stress sia mentale sia fisico. Può essere utile in questi casi ricorrere ad
estratti naturali come, ad esempio, camomilla, passiflora, luppolo, melissa, valeriana e
assumere 1 mg di melatonina almeno 1 h prima di andare a letto”.
Un importante supporto per affrontare bene l’inverno e accorciare i tempi di ripresa
dell’organismo in caso di infezioni alle vie respiratorie sono poi le vitamine, in particolare la
vitamina C e la vitamina D.
“La vitamina C, con la sua azione antiossidante” – continua Tieri – “contribuisce ad
aumentare la risposta immunitaria del nostro corpo contro gli agenti esterni come virus e
batteri. La dose consigliata è di 1 gr al giorno e si può assumere a qualsiasi ora, senza
rischi di iperdosaggio perché è idrosolubile, si elimina con le urine.
Altrettanto fondamentale è mantenere alti i livelli di vitamina D, vitamina liposolubile
sintetizzata nella pelle attraverso l’esposizione solare e in parte assunta con la dieta. La
vitamina D è coinvolta nella formazione delle ossa, nello sviluppo cellulare e svolge un
ruolo fondamentale per il sistema immunitario. Una sua carenza espone chi ne soffre ad
una maggiore probabilità di subire gli effetti causati da un’infezione rispetto ad un
soggetto con livelli normali.
Tra i suoi componenti, in particolare, si evidenzia il ruolo svolto dalla vitamina D3
(conosciuta anche come colecalciferolo), un regolatore del metabolismo del calcio,
essenziale nell’azione di calcificazione delle ossa.
“L’assorbimento della vitamina D3 avviene al 90% attraverso la pelle” – precisa Tieri –
“quando viene esposta al sole. In inverno, quando i raggi solari sono pochi e deboli, è
difficile assumere la vitamina necessaria. Per questo può essere utile ricorrere a degli
appositi integratori. E, per favorire un buon funzionamento dell’apparato respiratorio, la si
può arricchire con il NAC (N-acetil-cisteina) un aminoacido antiossidante che aumenta
l’espettorazione, il sambuco che aiuta a contrastare i sintomi influenzali e l’EPICOR, un
postbiotico che aiuta a supportare le difese immunitarie dell’organismo”.
Un altro fattore cruciale per affrontare bene l’inverno è l’alimentazione, che deve essere
equilibrata, varia e ricca di fibre.
“Per rinforzare il sistema immunitario – afferma Tieri – “è opportuno eliminare i cibi grassi
e ricchi di colesterolo e aumentare il consumo di frutta (in particolare agrumi, mele, kiwi e
banane) e verdura (soprattutto vegetali a foglia verde e crucifere come cavoli, cavolfiori e
broccoli) di stagione e pesce fresco”.
Ultimo, ma non meno importante, è l’aspetto legato al movimento e all’attività fisica.
“E’ particolarmente utile, infine” – conclude Tieri – “praticare regolarmente attività fisica
perché ci consente di produrre l’irisina, l’ormone dello sport (identificato dai ricercatori
della Harvard Medical School) che attiva il metabolismo, protegge dal diabete e aiuta a
prevenire l’osteoporosi. In periodi di particolare stanchezza, per incrementare la resistenza
e diminuire il senso di fatica, può essere utile assumere una sostanza adattogena come il
ginseng, che si è dimostrato un valido supporto per gestire e affrontare meglio anche lo
stress psicofisico”.
A proposito di integratori naturali, Pure Encapsulations – fondata nel 1991 a Boston da
due farmacisti e leader mondiale nella ricerca della nutrizione grazie ad un impegno
costante e duraturo nell’innovazione scientifica – ha studiato prodotti ipoallergenici senza
sostanze aggiunte, formulati con sostanze di alta qualità per fornire risultati affidabili a
beneficio di tutti, anche dei soggetti più sensibili.
In USA, dove ha ottenuto la registrazione NSF-GMP grazie agli alti standard di qualità e ai
rigorosi controlli in ogni fase del processo, dalle materie prime ai prodotti finiti, Pure
Encapsulations è il brand di integratori più raccomandato dai medici.
Negli ultimi anni, più di 30 studi clinici specifici per gli integratori Pure Encapsulations sono
stati pubblicati sulle principali riviste scientifiche in collaborazione con prestigiosi istituti,
tra i quali la Stanford University, l’Oregon Health&Science University e il McLean Hospital.
Pure Encapsulations fa parte della famiglia Nestlé Health Science.