Feltre, 19 gennaio 2024 – Si ragiona sulle soluzioni innovative per disegnare la sanità di montagna. È quanto emerge a Feltre, all’evento organizzato da Motore Sanità e dall’ULSS 1 Dolomiti “Salute oltre la città: soluzioni innovative per la sanità di montagna”, presso l’Auditorium dell’Istituto Canossiano, in Viale Montegrappa 1.
Al centro del confronto la sanità di montagna e i suoi futuri sviluppi per rispondere in maniera puntuale ed efficiente alle esigenze di chi vive le comunità montane. Così, i punti attraverso i quali innestare soluzioni che possano promuovere la sanità di montagna riguardano la gestione dell’emergenza e urgenza, la medicina territoriale, l’assistenza ospedaliera, le nuove tecnologie a servizio della comunità, fino ad arrivare alla telemedicina e alle reti tempodipendenti.
Questo è il primo di tanti appuntamenti annuali, un vero e proprio laboratorio di proposte/idee che coinvolgerà nel tempo sempre più gruppi di lavoro con l’obiettivo di disegnare la sanità della montagna di oggi e di domani. “L’obiettivo di questo convegno e dei laboratori che seguiranno – spiega Giuseppe Dal Ben, Commissario ULSS 1 Dolomiti – è quello di portare il livello dei servizi sanitari ad un livello di equità, vorremmo cioè sottolineare come sia importante per ogni cittadino poter sviluppare il miglior stato di salute possibile e il potenziale di salute che ha dentro di sé, al di là delle differenze che possono essere date dal contesto sociale in cui vive, lavorativo e abitativo. Da questo obiettivo generale andremo a sviluppare focus e laboratori specifici e creare così un vero e proprio appuntamento annuale con questo straordinario laboratorio di idee e di proposte per promuovere la sanità di montagna”.
Punti come 1. l’emergenza e urgenza, 2. la medicina territoriale, 3. l’assistenza ospedaliera, 4. le nuove tecnologie a servizio della comunità, 5. le reti tempodipendenti, 6. la telemedicina: come si stanno sviluppando in questo contesto?
“Oggi abbiamo voluto fotografare lo stato attuale che direi è molto buono – sottolinea Dal Ben -: abbiamo visto vari aspetti, la parte sociologica, finanziaria, di promozione della salute e la parte dei servizi. Stiamo facendo una fotografia da cui risulta che il sistema sanitario in aree montane o in aree interne ovvero lontane dalle città, è un sistema sanitario che tiene. Certo, si può sicuramente migliorare arrivando a portare la sanità il più vicino possibile a casa delle persone, che non vuol dire andare con l’ospedale dentro a casa ma dare la possibilità al cittadino di avere il più vicino possibile il servizio sanitario che gli serve. Le risposte che stanno emergendo sono nel complesso quelle di un sistema sanitario che è abbastanza vicino alla casa del cittadino, ma che può essere più vicino”.
Si ringrazia Essilor Luxottica, Unifarco, Confindustria Belluno Dolomiti, Lattebusche, MVC Group, Serenissima Ristorazione per il contributo incondizionato.