Un viaggio può essere molto di più che la semplice visita di un luogo: cresce infatti il desiderio dei viaggiatori di costruire la vacanza in base alle proprie personalità, esigenze e passioni, sfruttando l’occasione per coltivare hobby o sperimentarne di nuovi. Che si tratti di un’avventurosa traversata in kayak alla scoperta di angoli di natura nascosti, di un’escursione a cavallo in riva al mare, o ancora di una sessione di yoga immersi nella natura o di un tour di degustazioni dei migliori vini di una regione, chi viaggia non desidera più essere soltanto spettatore, ma protagonista della propria vacanza. Per questo, il turismo si sta evolvendo per creare esperienze personalizzate e non convenzionali, basate su connessione umana, emotiva e spirituale con il territorio.
181travel, giovane operatore turistico cagliaritano e DMC (Destination Management Company) ha identificato 5 tipologie di viaggiatori – buongustaio, adrenalinico, sportivo, amante del buon vino e meditativo – e, in base alle singole caratteristiche, ha ideato attività per fare scoprire loro il territorio e la sua cultura preservando l’unicità dell’esperienza, che deve essere cucita su misura, superando il concetto obsoleto di turismo di massa. In questo modo, tradizione e innovazione si fondono per dare vita ad attività che, oltre agli ospiti, coinvolgono direttamente anche le comunità locali.
Ad ognuno il suo viaggio ideale, tra esperienze gourmet, trekking nella natura e degustazioni di vini.
Buongustaio
Per chi non si limita a vedere il cibo solamente come nutrimento, ma ne è affascinato e lo considera parte fondamentale della cultura, le esperienze enogastronomiche sapranno soddisfare ogni appetito di conoscenza. Tra una lezione di cucina di orecchiette e cavatelli nel centro storico di Bari con uno chef locale, di un pranzo in un Trullo ad Alberobello, sarà possibile conoscere e assaporare i prodotti della terra ed essere coinvolti in tradizioni e realtà locali centenarie o addirittura millenarie, come la cooking class di Culurgiones, pasta fresca ripiena tipica della Barbagia, a Barumini, il più importante sito archeologico di Sardegna. A Rossano Calabro, uno dei significativi Centri Bizantini della Calabria, oltre alla visita nella Cattedrale, si può visitare la storica fabbrica della liquirizia Amarelli, assistendo a tutte le fasi di trasformazione dalla materia prima al prodotto finito, un connubio di artigianalità e tecnologia dove riscoprire antichi sapori. Per coloro che vogliono conoscere a 360° la genuinità e autenticità dei prodotti locali, è anche possibile visitare un’incantevole fattoria all’Isola d’Elba dove al tramonto, su una terrazza vista mare, si possono assaporare i prodotti locali a km zero, tra cui formaggi e gelati aromatizzati da erbe autoctone. Invece, quale miglior modo di scoprire la cultura culinaria calabrese se non a bordo di un Ape Calessino? A Pizzo Calabro, a bordo di questo caratteristico mezzo, si possono degustare i prodotti tipici in un tour con tappa a Piedigrotta per ammirare la sua chiesetta unica nel suo genere, il belvedere di Pizzo, situato su un promontorio di tufo a picco sul mare e, come ultima fermata il castello Murat, monumento di antica importanza strategica del territorio.
Adrenalinico
Per chi vuole vivere e una vacanza al cardiopalma, può scegliere diverse attività adrenaliniche per testare i propri limiti e vivere al massimo il contatto con la natura, dal parapendio a Pizzo Calabro al giro in mongolfiera sulle colline del Chianti, dal rafting alle dune buggy e Quad. Grazie alle gite in kayak, ad esempio, è possibile scoprire riserve naturali che con i tradizionali mezzi di trasporto non sarebbero accessibili, come l’Oasi Bidderosa nel Golfo di Orosei, sulla costa orientale della Sardegna, un vero e proprio paradiso incontaminato in cui le acque cristalline e la spiaggia bianca incontrano il verde della macchia mediterranea. Sempre con il kayak è possibile percorrere un itinerario degno di 007, infatti, solcando le acque di Maratea in Basilicata facendo tappa a Cala Jannitta, alla Grotta della Sciabella e alla Grotta Bucata, verranno raggiunte alcune location del film “No Time to Die”. I più avventurosi, accompagnati da istruttori professionisti, possono cimentarsi, in base al proprio livello di esperienza, in un percorso di rafting nel Canyon Lao nel Parco Nazionale del Pollino, sempre in Basilicata, dove le acque limpide ed energiche donano un’ineguagliabile sensazione di libertà e armonia con la natura.
Esploratore
Coloro che amano stare all’aria aperta e andare alla scoperta di siti naturali e località al di fuori dai tradizionali circuiti turistici, non potranno dire di no ad una visita alle miniere dell’Elba, al cui interno si sviluppano stalattiti colorate grazie alla grande quantità di ferro di cui sono formate. Gli amanti del mare possono invece uscire in barca a vela e raggiungere l’Isola dei Cavoli, Capo Carbonara e Cala Zafferano, e fare snorkeling in queste magnifiche aree marine protette della Sardegna, oppure provare l’emozione di trasformarsi per un giorno in pescatori e gettare le reti al largo di Porto Malfatano, o ancora rivivere la lamparata notturna, antica tecnica della pesca del pesce azzurro del Cilento, a Marina di Camerota. Per gli amanti del trekking, degni di nota sono i percorsi nella Valle della Luna a Santa Teresa di Gallura in compagnia di un biologo marino, la visita all’abbazia benedettina di San Martino in Valle, in provincia di Chieti in Abruzzo. Per coloro che prediligono percorsi più semplici, la perla siciliana Cefalù si presta per una giornata alla scoperta dei suoi vicoli: da Porto Pescara, al Duomo passando per il lavatoio medievale. Al calare del sole, invece, si può provare l’emozione unica di una passeggiata a cavallo sulla spiaggia o al faro di Capo Spartivento in Sardegna. Un’esperienza unica è anche il cammino della via della seta calabrese a San Floro in cui scoprire la storia e la cultura del tessuto più pregiato ed elegante, frutto di un prodigio della natura. Esplorare significa anche conoscere la fauna del territorio, nelle Gole del Raganello in Calabria, si trova il centro di falconeria naturalistica, dove un biologo accompagna i visitatori in un percorso didattico interattivo alla scoperta di questi magnifici rapaci.
Meditativo
Il turismo esperienziale può anche essere interpretato come rigenerazione del corpo e della mente, possibile attraverso attività di rilassamento e immersione totale nella natura. Vivere questa dimensione è realizzabile soggiornando in sistemazioni in legno, rural retreats e tende per il glamping. In questo percorso si può facilmente raggiungere un’estrema armonia con sé stessi ed entrare in sintonia con ciò che sta attorno partecipando, ad esempio, a sessioni di yoga all’ombra del Patriarca, l’ulivo più antico d’Europa: situato nei pressi del lago Luras in Sardegna, attraverso le sue fronde millenarie, si pensa possa trasmettere la sua energia e il cosiddetto “elisir di lunga vita” che rende la popolazione sarda così longeva. Immersione fisica e mentale nella natura significa anche comprenderne l’energia e la potenza, esperienza possibile grazie alla mini crociera alle Isole Eolie dove, dopo una visita a Panarea, se fortunati, può capitare di assistere a un’eruzione notturna del vulcano Stromboli.
Amante del buon vino
Per coloro che considerano la citazione “La vita è troppo breve per bere vino mediocre” come filosofia di vita, l’esclusiva esperienza di 8 giorni alla scoperta della strada del vino biologico di Sardegna, da Cagliari ad Alghero, offre attività tra i vigneti di Cannonau, Vermentino, Carignano, Monica, Cagnulari, Torbato, Semidano, Malvasia, Nasco, Moscato e Vernaccia: non solo degustazioni e visite nelle migliori cantine, ma anche tappe in antichi borghi dell’entroterra per assaporare la cultura centenaria della regione che si compone di piatti tipici, aneddoti e tradizioni tramandate di generazione in generazione che rendono unica la Sardegna. All’Elba invece è possibile combinare attività fisica e degustazione di vini locali con un percorso di e-bike tra i vigneti dell’isola: dalle spiagge di Terranera a Barbarossa con tappa al Santuario della Madonna di Monserrato. Qui è ubicata una delle più antiche e particolari tenute vinicole dell’isola, infatti, questa cantina è situata sotto il livello del mare. Come in un quadro, tra il mare e la montagna della provincia di Pescara, si stagliano pregiati vigneti abruzzesi dove è possibile passeggiare tra i grappoli d’uva scoprendo la loro storia e degustando quattro calici sapientemente abbinati ai prodotti locali.
“Ciò che ci ha permesso di cambiare radicalmente le tradizionali proposte turistiche è stato il fatto che le nostre esperienze mettono al centro due protagonisti a cui dedicare pari attenzioni: da un lato, la cultura locale ricca di tradizioni e storie preziose da raccontare e, dall’altro, il viaggiatore che da spettatore si trasforma in attivo conoscitore. È grazie a questa cooperazione quasi simbiotica che è possibile creare quella profonda conoscenza e legame con l’anima del territorio.” – dichiara Marco Deiosso, CEO e fondatore – “Il fine ultimo di queste esperienze turistiche è quello ovviamente di lasciare l’ospite soddisfatto e arricchito ma, soprattutto, cambiato e più consapevole.”