“In merito agli episodi che riguardano ordine, sicurezza e legalità, guai a cadere nel frequente errore del ribaltamento dei fatti, pesantemente deleterio per tutti. Alla Sapienza ieri non è accaduto che la Polizia abbia impedito ad alcuni studenti di manifestare, è accaduto che la Polizia ha consentito che altri studenti potessero svolgere la propria attività programmata ed autorizzata dall’Università frenando atteggiamenti prepotenti mirati ad impedirla. Troviamo singolare che si contesti agli operatori di aver arginato condotte irresponsabili e pericolose, con un ‘tempismo’ alquanto sospetto. L’orientamento politico del nuovo governo può trovare più o meno consenso, ma non sarà questo a far mutare l’operato delle forze dell’ordine, sempre e comunque al servizio delle Istituzioni democratiche. E ci auguriamo che non sia ‘la piazza’ a voler mutare il proprio modo di manifestare il dissenso, provocando appositamente le reazioni dovute dei tutori dell’ordine al fine di ‘politicizzarne’ il lavoro svolto”.
Così Valter Mazzetti, Segretario Generale Fsp Polizia di Stato, in merito ai disordini avvenuti ieri alla Sapienza.
“Ai più giovani – aggiunge il leader di Fsp Polizia -, ‘gustoso boccone’ per le fameliche anime assolutiste in circolazione, ripetiamo con decisione di sottrarsi dall’accecante tentativo di condizionamento di chi vuole mettergli in bocca parole non loro, nella testa pensieri non sani perché privi di equilibrio, nelle mani strumenti di offesa non leciti. Agli studenti che ieri hanno tentato di imporsi con la forza per irrompere ad un convegno vorremmo chiedere perché voler impedire ad altri studenti di ‘vivere’ l’Università, luogo in cui si articola il sapere e devono circolare le idee, senza censure imposte dalla prepotenza, che allora sì rasenterebbero il più dispotico degli atteggiamenti. Una manifestazione autorizzata deve potersi svolgere nella serenità e nella sicurezza più totali, e le forze dell’ordine sono chiamate a vigilare su questo”.