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Freccero, dubbi sul massacro di Bucha: “A chi gioverebbe una una strage? Non certo ai Russi“.

Sino a che non saranno svolti accertamenti, non si può dire niente di definitivo.

Freccero analizza alcuni dati: "C'è un filmato che annulla tutti i filmati della strage. Una macchina percorre la strada ricoperta di cadaveri

A dirlo all’Adnkronos è Carlo Freccero che, all’indomani delle polemiche scatenatesi in tutto il mondo in seguito alle immagini dei cadaveri per le strade della città ucraina di Bucha, e in Italia dopo i suoi commenti sulle quelle stesse immagini, torna a dire la sua nel dibattito avanzando ancora grossi dubbi sulla veridicità della versione fornita da Kiev.

L’ipotesi dell’ex direttore di Rai2 è che le immagini possano  anche essere funzionali ad un’escalation voluta del conflitto, che se aumentasse si tradurrebbe in una “guerra atomica”: “C’è chi spinge in quella direzione, e per giustificare una cosa così mostruosa, ci vuole una causa altrettanto mostruosa: una strage”, osserva all’Adnkronos senza mezzi termini. Freccero analizza alcuni dati: “C’è un filmato che annulla tutti i filmati della strage. Una macchina percorre la strada ricoperta di cadaveri e poco dopo, nello specchietto retrovisore, un cadavere si alza in piedi credendo di essere ormai fuori dal campo visivo. Ci sono moltissimi precedenti, come i morti nei sacchi neri che tirano fuori la testa per fumarsi una sigaretta”.

Ma dato che “anche questo filmato potrebbe essere un falso”, Freccero prosegue: “Cerchiamo altri dati. Il sindaco della città oggi è disperato, ma il 31 marzo, giorno successivo all’abbandono delle truppe sovietiche, non ha detto una parola in merito. Una strage di quelle dimensioni andava sottolineata. O, forse, la strage è posteriore, dato che è stata filmata 4 giorni dopo l’abbandono delle truppe”. Per l’ex direttore di Rai2 dunque “permangono dubbi. Sino a che non saranno svolti accertamenti, non si può dire niente di definitivo. Proprio per questo ci vuole cautela, per non finire nella propaganda di guerra in un momento critico e drammatico come questo, in cui lo spettro della guerra nucleare non è mai stato più vicino”.

Fonte www.adnkronos.com/

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