Bergamo, 02 marzo 2023 – Mentre la Procura di Bergamo indaga, con 17 personalità sotto la lente per epidemia colposa e altri gravissimi reati, tra cui: Conte, Speranza, Fontana, Gallera e tutta la prima fila dei tecnici della gestione Covid nel 2020, sulle pagine di MOW (mowmag.com) Gianluigi Paragone, uno dei più accesi esponenti politici dell’allora fronte“No Greepass” e “No Vax” in Italia, commenta a chiare lettere: “Scontano la loro arroganza”. Nell’intervista sul magazine lifeestyle di AM Network, il leader di Italexit affronta anche l’attuale crisi bellica in Europa e ricorda che l’unico oggi ad avere “una visione politica” è Silvio Berlusconi, infatti Paragone ritiene che nel 2011 sarebbe caduto “perché gli Americani non gradivano la vicinanza a Putin”.
Il forte sospetto che grava sui tecnici e sui politici al centro dell’indagine lombarda è di non aver chiuso la Val Seriana, anche tristemente nota come la “Wuhan italiana” fin dal 27 marzo di quell’anno, ma anche di aver omesso l’applicazione del Piano nazionale anti-pandemico, benché fosse vecchio di anni. Secondo Gianluigi Paragone, che ha rappresentato buona parte del dissenso politico verso il Greenpass e l’obbligo vaccinale in Italia, la sentenza politica è già molto evidente agli occhi dell’opinione pubblica. Mentre è diverso l’iter che attende la vicenda sul piano strettamente giudiziario: “Lo stadio dell’inchiesta è ancora delicato: sono indagati, ma ancora non è stato formulato alcun capo d’accusa”.