“La seria problematica della carenza d’organico nella Polizia di Stato, giustamente affrontata dal ministro Lamorgese durante il question time di ieri come uno dei punti nodali della questione sicurezza, non sarà risolta con le nuove assunzioni già previste nel piano pluriennale 2018-2025. Anzi, la situazione è destinata a peggiorare, poiché entro il 2027 il Corpo andrà incontro all’ulteriore perdita di circa 10.000 unità che andranno ad aggiungersi ai tanti pensionamenti. Uno stato di cose rispetto al quale l’immissione di circa 5.000 poliziotti entro il 2025 rappresenta solo un pannicello caldo”.
Così Valter Mazzetti, Segretario Generale Fsp Polizia di Stato, dopo che ieri, nel corso del question time alla Camera relativo alle iniziative volte a garantire la sicurezza rispetto all’aumento degli episodi di violenza, ha annunciato che “verrà autorizzato per quest’anno il reclutamento di 961 poliziotti, circa un quinto delle 5.251 unità programmate a partire dal 2018 e destinate a concludersi nel 2025”.
“Ogni volta che si profilano nuove assunzioni nelle forze di polizia è sempre una cosa buona – ha aggiunto Mazzetti -, perché il Comparto soffre di un ‘invecchiamento’ che necessita di forze fresche. E però se con una mano si mette e con l’altra si toglie in misura maggiore, il problema delle carenze di organico rimane tale e quale. Si tratta sicuramente di un passo in avanti, ma ancora insufficiente. Bisogna assolutamente puntare sul superamento della cosiddetta ‘legge Madia’ che, fotografando gli organici delle forze di polizia nel loro momento di maggiore difficoltà seguito al blocco del turn-over per anni, ha cristallizzato una pericolosa situazione di carenze di organico, prevedendo altresì, entro il primo gennaio 2027 un’ulteriore drastica riduzione a partire dai funzionari, che dovranno perdere ulteriori 800 unità, e a seguire nei restanti ruoli che passeranno, per la sola Polizia, da 117.291 a 108.403 unità, con quasi 10.000 poliziotti in meno”.
“E tutto questo – ha concluso Mazzetti – in un momento in cui i cittadini chiedono una sempre maggiore presenza dello Stato per la convivenza civile. La sicurezza è una cosa molto seria, e richiede investimenti adeguati”.