Siamo sicuri che la comunità scientifica sia davvero interessata a far sì che l’emergenza sanitaria finisca il prima possibile?
Era novembre 2021 quando la dottoressa Coetzee rivelava al mondo le caratteristiche della Omicron, nata e diffusa proprio in Sudafrica. “Finora nessun paziente affetto da Omicron è stato ricoverato. Non abbiamo mai riscontrato effetti gravi. Non dovete farvi prendere dal panico”.
Questo era stato l’invito piuttosto esplicito della scienziata sudafricana, che a distanza di mesi risulta essere piuttosto corrispondente con la realtà dei fatti. Tuttavia in quelle prime settimane l’appello della dottoressa rimase piuttosto inascoltato.
In Italia per esempio ci si apprestava a vivere un Natale all’insegna delle code in farmacia per poter sottoporsi ad un tampone, proprio per la paura di essere contagiati da Omicron. “C’è un elemento di preoccupazione da parte del governo, sarebbe poco serio non essere preoccupati in una situazione del genere”, aveva dichiarato il Ministro della Salute Roberto Speranza.
Perché in Europa si decise di non ascoltare i consigli della dottoressa Coetzee? La risposta viene data oggi la stessa scienziata. “In Sud Africa è una malattia più leggera, ma in Europa è stata una malattia grave, molto grave, che è ciò che i politici vogliono che io dica. C’è stata molta pressione da parte di scienziati e politici europei che hanno detto: ‘Per favore, non dire che è una malattia lieve’.
In sostanza la scienziata sudafricana sostiene di aver ricevuto pressioni da parte degli esperti europei affinché descrivesse la nuova variante omicron come estremamente pericolosa e non simile ad un raffreddore, come sembra invece essere. “Mi dicevano che non avevo idea di cosa stessi parlando, continuavano ad attaccarmi”, Coetzee riporta così il clima di terra bruciata creato da parte della comunità scientifica internazionale.
La scienziata non rivela l’identità di chi le avrebbe fatto pressioni, tuttavia possiamo identificare senza problemi chi in Italia ha cercato di descrivere la nuova variante come estremamente pericolosa. L’igienista Fabrizio Pregliasco aveva per esempio auspicato il ritorno alla Dad per la scuola e l’introduzione di lockdown mirati per contrastare la diffusione della Omicron. Sulla stessa scia si inseriva anche Walter Ricciardi, il consulente del Ministro Speranza, che a gennaio scorso con la variante Omicron ormai dominante così dichiarava: “C’è ancora una pressione fortissima sui sistemi sanitari, il numero dei morti continuerà a rimanere stabile o addirittura ad aumentare. In Gran Bretagna stanno sbagliando tutto”.
Oggi, qualche settimana dopo le dichiarazioni di Ricciardi, possiamo osservare come la Gran Bretagna abbia avuto nell’ultimo periodo, in percentuale sulla popolazione, meno decessi Covid rispetto all’Italia. Senza restrizioni. La vicenda delle pressioni alla scienziata sudafricana sembra una riproposizione di quanto già successo in tempi non sospetti. Quando per esempio la scienziata cinese Shi Zhengli aveva avvertito il mondo circa la possibilità che il Sars Cov 2 fosse uscito da un laboratorio. Anche in quel caso la ricercatrice venne derisa per poi scoprire qualche mese dopo che quest’ipotesi era tutt’altro che da scartare.