C’è allerta estrema sulla Val Ferret, per il pericolo di crolli dal ghiacciaio di Planpincieux, sul versante italiano del massiccio del Monte Bianco. Una parte dell’abitato di Courmayeur è coinvolta dal rischio crolli, tanto che è stata disposta l’evacuazione di una trentina di abitazioni.
Le persone evacuate sono 75, di cui 15 residenti e gli altri turisti. L’area della Val Ferret sgomberata comprende una zona rossa che potrebbe essere travolta dalla “massa densa” della valanga prodotta dal crollo del ghiacciaio, e una zona gialla che sarebbe raggiunta dalla “nube di aerosol” del crollo.
Chiuso l’accesso alla vallata. Il sistema di semafori collegati a un doppio radar doppler consente però il transito ai mezzi di soccorso, alle forze dell’ordine, al personale comunale e dei servizi essenziali e alle persone autorizzate dal sindaco.
Secondo gli esperti, la porzione di ghiaccio a rischio è grande come un campo da calcio, con sopra 80 metri di ghiaccio. Il volume totale a rischio è pari a 510 mila metri cubi, mentre lo scorso anno, a fine settembre, l’allerta era scattata per una porzione stimata in 250 mila metri cubi.
Nei giorni scorsi il ghiacciaio si è mosso di quasi un metro al giorno, ma a preoccupare sono gli ultimi parametri rilevati. Sul movimento della massa glaciale incidono i “trend anomali di temperature”, con un rialzo repentino iniziato già dal 6 agosto, dopo giorni di relativo freddo.
Questo brusco aumento della temperatura continua a provocare l’aumento della pressione dell’acqua che scorre tra la roccia e un blocco di ghiaccio da 510 mila metri cubi, che rischia di sollevarsi e scivolare a valle. C’è un alto rischio che quest’enorme massa precipiti per lo shock termico.
Il blocco, secondo gli esperti, nei prossimi tre giorni o crollerà o tornerà stabile. Nella sua eventuale caduta, questa rovinosa frana sarebbe in grado di fare notevoli danni e di fare anche molta strada, come una valanga in inverno.