Non c’è pace per l’Italia, alle prese con una situazione meteo estremamente dinamica dovuta al fatto che le perturbazioni atlantiche viaggiano alle nostre latitudini. Ciò favorisce frequenti fasi maltempo, ma anche repentine variazioni della temperatura.
Nel corso della settimana l’Italia verrà continuamente a trovarsi in un’area contesa fra l’anticiclone e il flusso perturbato atlantico. Ne deriveranno condizioni di spiccata variabilità, con venti ancora a tratti sostenuti specie sui bacini occidentali e meridionali.
Lo scenario vedrà però dei cambiamenti significativi nel tipo di masse d’aria traghettate verso l’Italia. Attualmente prevale una circolazione fredda nordica. A metà settimana le correnti nord-occidentali trasporteranno aria molto più mite.
La colonnina di mercurio salirà bruscamente, per l’arrivo di aria d’origine subtropicale oceanica. I valori si porteranno diffusamente sopra media soprattutto sulle alture e lungo le zone sottovento che risentiranno dell’effetto dei venti di caduta dai rilievi.
Il flusso mite persisterà sino a sabato, quando correnti sud-occidentali andranno a precedere l’arrivo di una perturbazione più intensa ed organizzata che guasterà il weekend. Le temperature, dopo il forte rialzo, potrebbero calare bruscamente nel corso del weekend.
Il raffreddamento, che culminerebbe tra il 31 gennaio ed il primo febbraio, sarebbe causato dal richiamo d’aria rigida presente sull’area baltico-scandinava. Il vortice sull’Italia potrebbe attrarre il flusso freddo verso il Mediterraneo. Le temperature si riporterebbero su valori pienamente invernali.
Quest’evoluzione è da confermare, non essendo contemplata allo stesso modo dai più prestigiosi centri meteo. Fine gennaio si preannuncia quindi scoppiettante. L’Italia sarà terreno di scontro fra masse d’aria estremamente diverse.