Nell’emisfero settentrionale le giornate si accorciano e le temperature inizieranno gradualmente a diminuire. La configurazione barica emisferica sta subendo profonde modifiche, orientandosi in maniera evidente verso i tipici schemi autunnali. Ad alcuni potrà sembrare strano, ma per poter capire cosa succederà in Europa dobbiamo dare un’occhiata anche a quel che sta accadendo dall’altra parte dell’Atlantico: negli USA.
Attualmente siamo in presenza di un modello NAO positivo, che sta determinando condizioni di caldo record anche in molte zone dell’Europa centro settentrionale. Di contro riscontriamo la presenza di una profonda depressione sul Canada orientale, in estensione fino agli Stati Uniti orientali. Da non sottovalutare la traiettoria dell’uragano Atlantico Teddy, che sta iniziando a curvare verso nord seguendo il bordo dell’Alta Pressione.
In soli 4-5 giorni avremo un profondo cambiamento. L’uragano Teddy dovrebbe toccare terra nel nord-est degli Stati Uniti o nel Canada orientale (ne sapremo di più tra qualche giorno), ma quel che è certo è che avrà una pesante influenza su tutta la fascia orientale.
Non solo, i modelli prevedono la comparsa di un potente Anticiclone su gran parte degli Stati Uniti e nei settori orientali canadesi. In relazione a questa struttura anticiclonica, una forte area depressionaria prenderà forma tra il Nord Atlantico e il Circolo Polare Artico. Ne scaturirà un temporaneo, vigoroso cambiamento della configurazione barica europea che porrà fine all’eccezionale ondata di caldo.
Le anomalie termiche attese ci dicono che una massa d’aria ben più fredda del normale si getterà sull’Europa centro occidentale e sul Mediterraneo, accompagnata da un fronte freddo tagliente. Il gran caldo, probabilmente eccezionale, traslerà a est raggiungendo gran parte della Russia occidentale.
Proiettandoci oltre, nei primi giorni di ottobre il cosiddetto “dipolo” potrebbe persistere: fresco e instabile su gran parte d’Europa, caldo sulla Russia occidentale. Tra l’altro verso la fine del periodo previsionale (15 giorni) potrebbe strutturarsi un blocco anticiclonico nell’Atlantico settentrionale, ovvero potremmo assistere a un passaggio da NAO neutro a negativo. Ciò significa il maltempo potrebbe continuare a dominare su gran parte del vecchio continente, probabilmente fin sul Mediterraneo e probabilmente con temperature inferiori alle medie stagionali.
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