L’anticiclone africano ha portato un’ondata di caldo senza precedenti nei giorni scorsi in Europa, con valori termici da record negli ultimi giorni di marzo. La colonnina di mercurio si è spinta fino a raggiungere picchi tipicamente estivi in molte nazioni d’Europa.
La rimonta d’aria calda africana ha investito in pieno la Penisola Iberica, la Francia, l’Inghilterra ed il BeNeLux. In Spagna si sono toccati nell’ultimo giorno di marzo i 32 gradi a Cordova e Badajoz. Gran caldo anche in Portogallo, dove si sono superati i 30 gradi nei dintorni di Porto.
In Francia il caldo record ha colpito soprattutto la fascia occidentale atlantica, con punte di 29 gradi a Ciboure e fino a sfiorare i 30 gradi nella parte sud-occidentale del paese. Non è stata risparmiata nemmeno Parigi, con il nuovo record mensile di oltre 26 gradi. Il precedente record resisteva dal 1955.
La fiammata africana è però in rapido ridimensionamento. Una prima irruzione fredda ha spodestato il caldo, con un conseguente crollo termico su gran parte dell’Europa Centro-Settentrionale. Le temperature tornano prossime alla norma, dopo essere arrivate a venti e più gradi sopra la media.
Dal caldo record al gelo tardivo
Il meglio, o il peggio a seconda dei punti di vista, arriverà però nella prima parte della nuova settimana, con una più imponente discesa d’aria gelida artica che coinvolgerà oltre mezza Europa. Se confermata, sarà un’offensiva invernale davvero violentissima, con neve e purtroppo gelate tardive.
L’affondo d’aria gelida dovrebbe arrivare ad interessare anche l’Italia, con lo sviluppo di un vortice di bassa pressione che potrebbe determinare una breve fase di maltempo invernale. La neve potrebbe spingersi in collina o a bassissima quota su parte del Centro-Nord, specie durante i rovesci più intensi.