POSSIBILE EVOLUZIONE METEO A 15 GIORNI
Da alcuni giorni stiamo portando avanti la discussione sul possibile, ingente cambiamento delle condizioni meteo climatiche negli ultimi giorni di settembre. L’ipotesi è davvero intrigante, perché sancirebbe il passaggio stagionale e perché porrebbe fine – forse definitivamente – alle velleità africane.
I modelli matematici di previsione perseguono un forte affondo ciclonico ma se sino a ieri veniva considerato occidentale, oggi l’obbiettivo principale sarebbe rappresentato dal Mediterraneo centrale. Se avete dato un’occhiata alle mappe avrete notato la profonda saccatura nord atlantica gettarsi irruentemente verso sud, direzione Italia.
Si tratterebbe di un cambiamento a dir poco clamoroso, imponente, turbolento. Si passerebbe dal caldo al freddo, in men che non si dica. D’altronde siamo abituati agli eccessi termici, sia in un senso che nell’altro. Forse qualcuno ricorderà il settembre 2020, rammenterà probabilmente le prime nevicate alpine e il crollo termico che investì le nostre regioni. Ecco, potrebbe accadere qualcosa di simile.
IL METEO A BREVE TERMINE
In questo momento siamo focalizzati sia su ciò che sta accadendo sullo Ionio, sia su ciò che sta accadendo sulla Penisola Iberica. Il Ciclone Mediterraneo, ampiamente descritto i giorni scorsi, si sta abbattendo con furia sulla Grecia ma le influenze sulle nostre regioni – versanti ionici – si stanno affievolendo.
Volgendo lo sguardo a occidente è possibile evidenziare un’altra struttura ciclonica, ossia un ex tempesta tropicale che ha impattato la Penisola Iberica e che sta provocando forte maltempo. La nuvolosità si sta estendendo gradualmente verso le nostre regioni di ponente, laddove la progressiva erosione anticiclonica faciliterà l’intrusione d’aria umida e una destabilizzazione del tempo.
Domenica, lo confermiamo, potrebbero esserci dei temporali sparsi tra Sardegna, Tirreniche e Nordovest. Da valutare l’eventuale coinvolgimento anche di altre zone dello Stivale, specie nella prima metà della prossima settimana. Ma l’azione erosiva servirà soprattutto a spalancare le porte al cambiamento successivo.
DAL CALDO AL FREDDO
Un cambiamento che, come scritto in apertura, rischia di risultare un vero e proprio stravolgimento stagionale. Dal 25 settembre, giorno più giorno meno, un’ampia saccatura nord atlantica potrebbe estendersi sul Mediterraneo pilotando masse d’aria fredda e il conseguente crollo delle temperature.
Abbiamo dato un’occhiata alle proiezioni termiche e possiamo anticiparvi che qualora tale affondo dovesse realizzarsi si rischierebbe di passare in un batter d’occhio dal caldo al freddo. Alcuni modelli lasciano intravedere un crollo di oltre 10°C, il ché vorrebbe dire passare dalle anomalie positive di oggi alle anomalie negative di quel periodo.
Ovviamente il tutto verrebbe accompagnato da un’ondata di maltempo coi fiocchi, maltempo che potrebbe provocare fenomeni di una certa violenza in virtù degli enormi contrasti termici che andrebbero a crearsi. Per la prima volta in stagione si parlerebbe anche di neve, ovviamente di neve per Alpi ma anche per alcune aree appenniniche. Insomma, si entrerebbe in Autunno dalla porta principale.
IN CONCLUSIONE
E’ bene rammentarci che stiamo parlando di scenari a lungo termine, ragion per cui continueremo a non dare nulla per scontato consci del fatto che il trend meteo climatico potrebbe subire pesanti modifiche.
Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.
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