Perturbazioni a catena arrivano sull’Italia, determinando uno scenario meteo fortemente instabile e a tratti persino perturbato. Ne risentono maggiormente le regioni settentrionali, ma in questo inizio weekend anche il Sud farà i conti con piogge e temporali.
Ciò conferma come il Mediterraneo è crocevia perfetto per i sistemi perturbati veicolati dal vivace flusso atlantico. Le correnti occidentali scorrono quale conseguenza della persistente presenza di un regime ciclonico centrato sul cuore dell’Europa.
Questo tempo così instabile non depone certo a favore del sole e del caldo di maggio, ma anzi le temperature si presentano spesso sotto media, complice la presenza delle nubi e delle precipitazioni. Le correnti sono peraltro di matrice oceanica, quindi relativamente fresche in questo periodo.
Non si prevedono grossi scossoni nemmeno dopo il weekend. Il tentativo d’espansione di un cuneo anticiclonico non sortirà effetti, se non legati ad una fase temporaneamente più stabile al Sud con un riscaldamento dovuto al temporaneo richiamo di correnti africane.
L’Italia si presenterà quindi divisa in due ad inizio settimana, ma poi le correnti fresche da ovest-nord/ovest coinvolgeranno tutto il Paese determinando ancora spiccata variabilità, in un contesto ventoso e con temperature ancora sotto media.
Tendenza meteo a medio-lungo termine
Novità importanti sembrano proporsi per la seconda parte della settimana, quando ci sarà lo spostamento verso il Nord Europa della circolazione ciclonica. Ciò comporterà l’avanzata di un promontorio anticiclonico verso l’Italia, inizialmente di matrice azzorriana.
Questa spinta dell’alta pressione favorirà meteo stabile e con graduale aumento termico a partire dalle regioni di ponente. Nel weekend del 22-23 maggio l’alta pressione sarà supportata da un respiro caldo di matrice subtropicale, a causa del contestuale affondo di una saccatura atlantica verso la Spagna.
L’Italia avrà quindi a che fare con una parentesi di caldo estivo, ma potrebbe risultare solo temporanea. La saccatura da ovest dovrebbe infatti spostarsi verso levante, così da riportare l’instabilità verso l’Italia, almeno al Centro-Nord. L’estate può ancora attendere e d’altronde è ancora troppo presto.