Nel pomeriggio di martedì 8 giugno su Roma si è scatenato l’inferno, con pioggia torrenziale, forte vento lampi e tuoni. Quello che un tempo era un classico temporale di giugno, è divenuto un nubifragio, che ha riversato sulla città un’enorme quantità di pioggia. Quantità che differisce da zona a zona.
Il fenomeno atmosferico ha prodotto quantitativi di pioggia che in alcune zone hanno toccato, secondo i pluviometri, 80 mm. Ovvero 80 litri d’acqua per metro quadro di superficie. Una quantità notevolissima, che manderebbe in tilt qualsiasi città europea, soprattutto nelle vaste aree metropolitane.
Roma non troppo occasionalmente però è interessata da fenomeni temporaleschi di forte intensità, soprattutto all’inizio dell’autunno o nella tarda primavera, che scaraventano ingentissime precipitazioni in un lasso temporale molto breve. Tutto ciò poi causa allagamenti e grossi disagi, che in una città delle dimensioni come Roma coinvolge una popolazione di alcuni milioni di abitanti.
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Al di là di disagi e danni c’è da chiedersi se questi eventi atmosferici sono in aumento rispetto al passato, e se nel futuro potranno aumentare di frequenza e persino di intensità. Secondo gli scienziati, nel nostro pianeta a causa dell’aumento di temperatura media, avremo fenomeni meteo sempre più intensi e anche più frequenti.
E sono soprattutto le maggiori aree urbane a essere vulnerabili a tali fenomeni atmosferici, e probabilmente ciò che in passato poteva essere un fenomeno occasionale, in futuro diventerà molto più frequente. Quasi sicuramente si dovranno riprogettare gli impianti per lo smaltimento delle acque bianche derivanti da temporali di così forte intensità.
Fenomeni simili non avvengono solo a Roma, come i grossi disagi, ma violenti temporali sono molto più frequenti nelle regioni settentrionali italiane, dove di nubifragi estivi se ne contano a decine, e anche da queste parti sono causa di disagi. Ma la peculiarità di questi anni è che i temporali estivi di forte intensità, sempre più frequentemente si stanno presentando nella penisola italiana e nelle isole maggiori. Tale novità la stiamo osservando anche in altre aree a clima mediterraneo, come la Spagna e la vicina Grecia, dove si verificano sempre più spesso temporali con nubifragi similari a quello avvenuto a Roma.