Il maltempo eccezionale non è questione solo dell’estremo Nord-Ovest dell’Italia, ma agisce anche sulle aree immediatamente oltre confine della Francia. Le piogge hanno investito pesantemente soprattutto il dipartimento delle Alpi Marittime.
La Francia sud-orientale, così come l’Italia del Nord-Ovest, hanno risentito di una configurazione barica in entrambi i casi favorevole alle piogge abbondanti, per correnti molto umide meridionali richiamate dal ciclone con fulcro sulla Bretagna.
Gli accumuli di pioggia hanno superato come picchi i 400 millimetri, con lo scenario aggravato ulteriormente dalla neve limitata solo alle alte quote. In tal modo, la pioggia si è riversata in modo ancor più impetuoso a valle, gonfiando a dismisura i corsi d’acqua.
Per illustrare la portata del fenomeno meteorologico, al mattino di venerdì nella valle della Tinée, il torrente era alto 10 cm, alle 16.30 era salito a più di 6 metri. Idem nella Vésubie: al mattino il torrente era alto 64 cm, per poi salire nella sera a più di 8 metri.
Questa situazione di temibile maltempo era nelle attese. Meteo France aveva innalzato a codice rosso il livello di allerta per il dipartimento delle Alpi Marittime. L’allerta massima era scattata alle 12 di venerdì e per protrarsi fino a questa notte.
Ci sarebbero 12 persone disperse per cui si teme il peggio. Due anziani sono stati portati via dalla furiosa piena del fiume Vésubie alla fine di ieri pomeriggio a Roquebillière. Si trovano sul tetto della loro casa, quando l’edificio è stato spazzato via.
Le condizioni risultano difficili anche per la viabilità, a causa di frane e inondazioni con alcuni ponti crollati sotto la furia delle acque. Ciò rende difficoltoso raggiungere alcune delle zone più colpite, dove sono necessari i soccorsi.