Premessa: del Vortice Polare sappiamo tutto (o quasi). Sappiamo cos’è, sappiamo come può eventualmente condizionare il quadro meteo climatico emisferico, insomma sappiamo come si comporta. Ma sappiamo che, come ogni anno, in Primavera molla definitivamente la presa per ripresentarsi con forza l’Autunno successivo.
Ebbene sì, ci siamo. Sta iniziando un nuovo riscaldamento, che abbatterà definitivamente il Vortice Polare e che porterà alla nascita di un grande anticiclone stratosferico.
Le regioni polari iniziano a riscaldarsi e ciò può avvenire gradualmente o con un improvviso evento di riscaldamento stratosferico. Il processo prende il nome di Final Warming (FW). Un processo che accelera quando il sol riscalda la stratosfera sopra il Polo Nord, aumentando la temperatura e abbassando la differenza di pressione con l’equatore.
Il periodo più importante, a detta dei modelli, sarà intorno al 24-26 aprile. Molte proiezioni vedono i venti stratosferici assumere valori negativi, mentre alcune proiezioni ci danno ancora valori positivi. Ciò dimostra che i centri di calcolo hanno difficoltà a cogliere l’esatto momento della rottura del Vortice Polare.
Diciamo che l’ultima settimana d’aprile potrebbe portare alla rottura definitiva, con conseguente cambio di circolazione emisferica che per alcuni centri di calcolo potrebbe essere turbolento. Negli USA settentrionali potrebbero tornare freddo e neve, per quanto riguarda l’Europa la prima decade di maggio potrebbe risultare altrettanto turbolenta, con prospettive di freddo e maltempo per molte zone del vecchio continente. Anche sul Mediterraneo.