ROMA – Secondo Worldometer finora nel 2021 sono state prodotte oltre 50 milioni di auto, portando il numero totale di veicoli costruiti a livello globale dal 2010 a oltre 1 miliardo. Le vendite di auto nuove sono aumentate del 24% nel 2021, dopo il calo indotto dalla pandemia dello scorso anno. Ma in circolazione ci sono moltissimi veicoli con un’età “d’esercizio” notevole.
Prendendo 30 dei primi 50 paesi per PIL in tutto il mondo, si evidenzia che l’Arabia Saudita è la nazione che ha il parco auto più giovane, con un’età media di soli 3,8 anni, lasciando gli Stati Uniti e il Regno Unito al sesto posto, con una media di veicoli di 5,6 anni. All’altra estremità c’è l’Argentina, con un’età media delle auto di 17 anni. L’Italia, in questa classifica, si colloca al dodicesimo posto, con un’età media di 7,3 anni.
L’Arabia Saudita si trova al diciannovesimo posto per PIL, il che suggerisce che ha redditi più alti e quindi un alto tasso di acquisto di automobili nuove. Ma ci sono altre ragioni per cui altri paesi hanno un tasso di flotte più “giovani”.
C’è innanzitutto il fatto che in molte nazioni è stato introdotto il programma di rottamazione. In genere, comporta lo smaltimento di vecchie auto, spesso per aiutare a ridurre le emissioni di CO2. Gli automobilisti sono quindi incoraggiati a comprare veicoli più rispettosi dell’ambiente, attraverso il sistema degli incentivi finanziari o degli sconti.
La Cina, ad esempio, si trova al secondo posto nella classifica e vanta un’età media delle auto di soli 5,1 anni. Nel 2010, la Cina ha introdotto un sistema che offriva sconti agli automobilisti che rottamavano i vecchi veicoli inquinanti con autovetture a basse emissioni.
Ma quante sono le auto in circolazione nel mondo? E come sono dislocate nelle nazioni con maggior densità abitativa? Prendendo in considerazione 30 paesi, che insieme hanno una flotta combinata di veicoli passeggeri di 850 milioni, ecco quelli che hanno il maggior numero di auto per 1.000 persone.
La Cina si è classificata al primo posto per il maggior numero di auto, con quasi 300 milioni di veicoli immatricolati. Tuttavia, la vasta popolazione del paese di oltre 1,4 miliardi significa che la nazione è effettivamente ventisettesima in rapporto al numero degli abitanti e si colloca al 203esimo posto se si considera la percentuale di autovetture ogni mille persone.
La Nuova Zelanda, invece si colloca al primo posto proprio in questo rapporto, con 700 veicoli ogni mille persone, superando di dieci volte Singapore che, a sorpresa, ha appena 89 autovetture ogni mille abitanti.
Purtroppo, le emissioni di gas serra non sono solo legate solo al numero di auto sulle nostre strade, ma anche all’età dei veicoli in circolazione. I dati dell’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) forniscono informazioni sulle emissioni medie di CO2 delle nuove autovetture negli ultimi 20 anni.
Le auto prodotte nel 2000 producono 170 g di CO2 per km. Questa quantità diminuisce costantemente negli anni successivi, scendendo a 118 g di CO2 per km nel 2016 prima di aumentare leggermente, a 120 g di CO2 per km nel 2018.
Questa tendenza conferma, naturalmente, che le auto prodotte circa 100 anni fa erano responsabili di quantità significative di CO2. Nella società odierna, la maggior parte delle nazioni ha obiettivi e restrizioni rigorose per quanto riguarda le emissioni delle auto, con paesi come il Regno Unito che mirano a zero emissioni nette entro il 2050.
Fonte www.repubblica.it