La manifestazione a Piazza del Popolo, che doveva essere simbolica, con una presenza contingentata di appena 300 persone, si è trasformata in un vero e proprio corteo
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A Piazza del Popolo a Roma la manifestazione simbolica con cui il centrodestra ha scelto di festeggiare il 2 giugno, dove è stato srotolato un tricolore lungo cinquecento metri. Tanti parlamentari presenti, tutti con la mascherina. Moltissime persone in strada, qualcuno urla «dimissioni, dimissioni», «libertà ,libertà» tra i vari slogan contro il premier. Analoghe iniziative hanno avuto luogo in diverse città italiane, da Milano a Palermo. «Facciamo nostro l’appello all’unità e alla collaborazione del presidente Mattarella: a parole ci ascoltano da mesi, nei fatti non hanno accolto nemmeno una delle nostre proposte, nonostante il centrodestra governi nella maggioranza delle regioni e rappresenti la maggioranza degli italiani», dice il leader della Lega, Matteo Salvini.
La linea non vuole essere di chiusura. «Capisco la voglia e la rabbia, ma dobbiamo costruire un percorso che porti l’Italia lontano senza dover aspettare aiuti esterni che tanto non arrivano. Ora dobbiamo trasformare queste proposte in emendamenti da suggerire al governo». Così Matteo Salvini spiega il senso dell’iniziativa. «Siamo qui a nome degli italiani dimenticati in questi mesi e discriminati, c’è un pregiudizio nei confronti del privato, lavoratori autonomi e liberi professionisti, invece non ci possono essere lavoratori italiani dimenticati».
Meloni: noi non sottovalutiamo il disagio sociale
La manifestazione romana, che doveva essere simbolica, con una presenza contingentata di appena 300 persone, si è trasformata in un vero e proprio corteo, con tanto di assembramento, tra la ressa di troupe, servizio d’ordine della polizia, centinaia di militanti e curiosi, stretti stretti, nel budello di Via del Corso, senza alcun rispetto delle regole del distanziamento sociale. «Sono felicissima che con questa manifestazione la sinistra abbia scoperto che il 2 giugno è anche la nostra festa e abbiamo il diritto di manifestare anche noi in sicurezza. Stiamo facendo del nostro meglio per metterla in sicurezza ma vi segnalo che anche quando hanno fatto la manifestazione del 25 aprile non era in sicurezza», fa notare la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. «Questa di oggi è una giornata di speranza e di voglia di riscatto, di tanti italiani che avrebbero voluto essere in piazza con noi oggi e non ci sono perchè noi abbiamo detto che sarà luglio il momento per essere davvero in tanti. La partecipazione di oggi su una manifestazione che doveva essere simbolica dimostra che la gente ha voglia di partecipare e che c’è un disagio sociale che il governo sta sottovalutando».
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