Venerdì 13 ottobre alle ore 21, l’Accademia di Medicina di Torino terrà una seduta scientifica, sia in presenza, sia in modalità webinar, dal titolo “Medicina e reumatologia attraverso la storia e l’arte”. La riunione è compresa nel programma della Settimana Reumatologica dell’Accademia di Medicina di Torino. Introduce l’incontro Vittorio Modena, Primario Emerito di Reumatologia, Città della Salute e della Scienza di Torino. Il relatore sarà Giovanni Minisola, Primario Emerito di Reumatologia, Presidente Emerito Società Italiana Reumatologia e Direttore Scientifico Fondazione “San Camillo-Forlanini” – Roma.
Le arti figurative, nelle loro molteplici espressioni, hanno talvolta contenuti di natura medica che possono contribuire a caratterizzare sotto il profilo clinico donne e uomini illustri del passato, evidenziando come alcune patologie attirassero l’attenzione di artisti ben noti. Verranno presentate opere in cui figurano persone o personaggi raffigurati con segni indicativi o evocativi di malattie dell’apparato muscolo-scheletrico. In alcuni casi la condizione clinica è manifesta e bene individuabile, in altri esistono forti elementi indiziari che rendono molto verosimile una specifica diagnosi. Molte malattie reumatologiche, inoltre, sono caratterizzate dal sintomo dolore che, in alcune opere, viene declinato e rappresentato mediante immagini o espressioni suggestive, che consentono una singolare lettura di tale sintomo con gli insoliti mezzi di una chiave artistica e di una decodificazione figurativa. Dolore spesso associato a limitazione dei movimenti e a turbamenti dell’animo, che hanno influito sullo stile e sulla produzione artistica di maestri ben noti. Oggi siamo consapevoli che con il supporto delle arti figurative è possibile constatare il grado di perspicace osservazione clinica di famosi artisti, immaginare quale potesse essere la rilevanza epidemiologica di alcune condizioni mediche e riconsiderare o confermare, possibilmente con il formidabile aiuto della paleopatologia, alcune ipotesi diagnostiche.