Terapie e farmaci, ma non solo. Un approccio alternativo nel controllo dei disturbi comportamentali, tipici di chi è affetto da malattia di Alzheimer, è rappresentato dall’Arte. Disegnare, infatti, rappresenta una possibilità di esplorare nuovi percorsi di cura, apportando al paziente benessere, tranquillità e soddisfazione.
Disegnare rappresenta un aspetto importante nell’esplorare nuovi percorsi nella cura dei pazienti affetti da malattia di Alzheimer. I disegni, infatti, possono essere considerati come un approccio alternativo nel controllo dei disturbi comportamentali, con il raggiungimento, ad opera compiuta, di un senso di benessere, tranquillità e soddisfazione.
Descrizione generata automaticamenteÈ il caso di Anna S. che, scomparsa a 93 anni dopo aver convissuto con l’Alzheimer per ben 18 anni, ha lasciato una singolare eredità ai propri figli: un’enorme quantità di quadernoni, pieni di scritti e di disegni. Queste opere sono state donate ad Airalzh Onlus (Associazione Italiana Ricerca Alzheimer), nella speranza di poter aiutare nella Ricerca contro questa terribile malattia.
“I disegni di Anna – spiega il Prof. Paolo Caffarra, membro del Consiglio Direttivo di Airalzh Onlus, ‘cultore della materia’ presso l’Unità di Neuroscienze al DiMeC dell’Università di Parma, già Direttore di U.O. interaziendale Gestione Demenze e membro esperto Tavolo permanente sulle demenze del Ministero della Salute – rappresentano la possibilità di esplorare nuovi percorsi nella cura dei pazienti affetti dalla malattia di Alzheimer. I disegni, anche se prodotti in modo compulsivo, come in questo caso, possono essere un approccio alternativo nel controllo dei disturbi comportamentali. I pazienti tendono a concentrare la loro attenzione sulla scelta dei soggetti da dipingere e sui colori, spesso vivaci, traendone un senso di benessere, di tranquillità e di soddisfazione per l’opera compiuta. Disegnare diventa per loro l’occupazione principale della giornata, quasi a compensare la perdita di memoria, poiché tutto ruota attorno ad un fiore, ad un volto o a tratti curvilinei come arcobaleni”.
Descrizione generata automaticamenteOra, quegli stessi disegni sono i protagonisti di una bellissima iniziativa. Dal 14 al 27 settembre, infatti, in una rete di circa 300 Supermercati e Ipermercati Coop sul territorio italiano, sono in vendita delle “particolari” saponette, in Limited Edition (30mila pezzi) create appositamente per l’occasione. Sulla loro cover sono riportate le stampe di alcuni dei disegni di Anna. Tre diverse saponette, ispirate a ricordi e sentimenti che, con l’avanzare dell’Alzheimer, sono destinati a svanire nella mente del paziente. Amici. Famiglia. Affetti. Sono queste le parole incise sulla saponetta che, giorno dopo giorno, si cancelleranno, così come quotidianamente svaniscono i ricordi, i nomi ed il sorriso dalle persone malate di Alzheimer. Per ogni saponetta, 1 Euro verrà devoluto ad Airalzh, contribuendo così a sostenere la Ricerca contro l’Alzheimer.
La malattia di Alzheimer, ma anche tutte le altre forme di demenza, sono un vero e proprio problema di Salute pubblica, in crescita esponenziale e con un forte impatto per il Sistema sanitario, sociale ed economico nazionale. In Italia si stimano 600 mila pazienti e oltre 3 milioni tra famiglie e caregiver coinvolti.
L’attività di Airalzh, quale unica Associazione che promuove a livello nazionale la Ricerca medico-scientifica sulla malattia di Alzheimer ed altre forme di demenza, si focalizza in particolare sulla diagnosi precoce e sugli stili di vita ma, proprio in questi giorni, è stato annunciato che con le donazioni che verranno raccolte grazie ai disegni della signora Anna, verrà finanziata una ricerca sul tema “Arte come Cura”.
Airalzh investe costantemente nella Ricerca – afferma la Presidente, Prof.ssa Alessandra Mocali – più precisamente annualmente stanziamo 300mila Euro tramite il Bando ‘Airalzh Grants for Young Researchers’, fondi destinati a giovani Ricercatori impegnati in Progetti di Ricerca”.
Dal 2016, Airalzh ha impiegato più di 3 milioni di Euro per finanziare 82 Assegni di Ricerca, 21 progetti di Ricerca relativi al Bando AGYR (Airalzh Grants for Young Researchers) ed un progetto, frutto della collaborazione fra Airalzh e la Fondazione Armenise Harvard, rivolto a Ricercatori “mid-career”. Altri 400mila Euro sono a budget per due Bandi in fase di valutazione (Bando AGYR 2023 e Airalzh-Armenise Harvard).