Durante la cerimonia inaugurale di Euroanaesthesia 2021 (l’evento annuale della European Society of Anaesthesiology and Intensive Care) sono stati conferiti al prof Paolo Pelosi (Presidente eletto SIAARTI per il periodo 2025-2027, Direttore della Scuola di Specializzazione in Anestesia Rianimazione, Terapia Intensiva e del Dolore, Università degli Studi di Genova) il Life time Honorary Membership e il Fellowship Diploma di ESAIC, tra i massimi riconoscimenti professionali internazionali per la Anestesiologia e la Terapia Intensiva. Pelosi, già presidente ESAIC, è il primo specialista italiano a ricevere questi prestigiosi premi, attribuiti per la dedizione nello sviluppo continuo della professione a livello europeo.
“Accogliamo con grande soddisfazione la notizia dei riconoscimenti attribuiti al collega Paolo Pelosi”, commenta Antonino Giarratano, Presidente SIAARTI, “Sono dimostrazione evidente della qualità professionale e dello spirito di ricerca e innovazione che si vive quotidianamente nell’ambito dell’Anestesia e Terapia intensiva italiana. Mio personale auspicio è che questi riconoscimenti diventino costanti e continui per i colleghi italiani, che negli ultimi anni e ancor di più oggi in periodo pandemico, stanno offrendo impegno, qualità ed efficienza assoluta come risposta ai bisogni di salute dei pazienti”.
“Questi riconoscimenti ESAIC non rivestono solo un carattere personale – è il commento di Paolo Pelosi – ma sono accolti in rappresentanza di SIAARTI e di tutti gli Anestesisti Rianimatori italiani per la loro passione, dedizione e professionalità nelle attività quotidiane al servizio dei pazienti, delle loro famiglie e del Sistema Sanitario Nazionale””.
In un’intervista rilasciata da Pelosi all’ESAIC Newsletter, il professore ha ripercorso le esperienze vissute e realizzate in ambito internazionale, dall’ingresso nella società europea alla fine degli anni ’90, fino al periodo di sua presidenza della società. Pelosi ha poi sottolineato che “per essere un buon medico sia necessario combinare insieme diverse esperienze dalla professione clinica all’insegnamento, dalla formazione alla ricerca. La ricerca sperimentale e clinica dovrebbe essere sempre finalizzata al miglioramento e all’ottimizzazione del trattamento dei nostri pazienti e al sostegno delle loro famiglie. Queste sono le basi su cui ognuno di noi può supportare e ispirare le giovani generazioni di professionisti Specializzandi e Specialisti in Anestesia e Rianimazione a diventare ottimi medici dotati di competenze, capacità di ascolto e di intervento diagnostico, clinico terapeutico tempestivo ed efficace”.