«Quando lo scorso 24 gennaio abbiamo dato vita al Coordinamento Nazionale delle Ostetriche nel Nursing Up, abbiamo posto obiettivi e traguardi ben chiari da raggiungere, e oggi, nella celebrazione della Giornata Internazionale dell’Ostetrica, sentiamo di avere il dovere ribadire alla collettività i punti chiave del nostro percorso, rivendicando il ruolo che le nostre professioniste svolgono, da sempre, nella tutela e nella promozione della salute della donna, in tutto il suo ciclo vitale, nonché della cura del neonato nei suoi primissimi momenti di vita.
E’ di fondamentale importanza, a nostro avviso, più che mai in questo momento storico, non solo raccontare ai cittadini le competenze professionali e umane delle nostre ostetriche, ma soprattutto porre all’attenzione delle istituzioni le legittime aspirazioni di operatrici sanitarie che, al pari degli infermieri, rivendicano un percorso di valorizzazione economico e contrattuale indispensabile per la ricostruzione del sistema sanitario, in un Paese come il nostro dove la natalità è così bassa e dove, di conseguenza, valorizzare il ruolo delle ostetriche significa offrire concreto sostegno non solo alla sanità, ma alla famiglia del futuro».
Così Antonio De Palma, Presidente del Nursing Up.
«In questa giornata, il Nursing Up non vuole semplicemente celebrare la figura dell’ostetrica agli occhi dei cittadini, ma intende continuare a porre le basi, come sindacato, per combattere al fianco delle stesse professioniste, ogni giorno, così come da tempo fa con gli infermieri italiani».
Sono le parole di Roberta Guadagno, ostetrica, referente del Coordinamento Nazionale del Nursing Up, mentre menziona i punti chiave per i quali le ostetriche lottano e si impegnano.
«Oggi più che mai rivendichiamo il nostro ruolo, possiamo e vogliamo essere protagoniste del nostro futuro. Dal 24 gennaio scorso, da quando questo Coordinamento è nato, ci sentiamo ancora più forti, più consapevoli, vogliose di combattere l’una accanto all’altra.
Seppur con ruoli e competenze differenti, continua la Guadagno, ci sentiamo vicini agli infermieri italiani, come non mai. E vogliamo evidenziare come lo spirito di collaborazione, l’unità di intenti, tra professionisti, in questo caso infermieri e ostetriche, possono e devono rappresentare la chiave di volta della rinascita della sanità italiana, nell’interesse dei cittadini, dei pazienti, dei malati, in un sistema sanitario forte di differenti competenze, ma solido nel suo perfetto equilibrio.
Le ostetriche voglio partecipare alla vita sindacale, vogliamo essere sempre di più parte attiva di un sistema sanitario che ha bisogno del nostro ruolo e delle nostre conoscenze, per tutelare e proteggere quelle che sono figure chiave della nostra collettività, appunto le donne e il neonato, perni della società, da una parte, e delle nascenti famiglie dall’altra, a cui sentiamo di poter offrire non solo la nostra elevata professionalità, competenze e supporto, ma anche quelle qualità umane che caratterizzano il nostro DNA, in quanto donne impegnate ogni giorno nelle cura di donne come noi.
Per questa ragione, dal primo giorno della nascita del Coordinamento Ostetrico del Nursing Up, rivendichiamo obiettivi che riteniamo più che legittimi, come l’indennità di specificità infermieristica, quella conquistata dopo le lunghe battaglie portate avanti proprio da questo sindacato, e dalla quale siamo state incredibilmente escluse nell’ultimo contratto.
Avere creato questa Rete sindacale di Ostetriche nel nostro Paese è stato un passaggio fondamentale, ma ha rappresentato solo l’inizio del nostro delicato percorso.
E’ tempo di ottenere, come è giusto che sia, legittimi riconoscimenti economici e contrattuali, adeguati alle nostre competenze, conoscenze e responsabilità. Solo in presenza di queste imprescindibili gratificazioni, potremo guardare al nostro futuro con quella serenità e fiducia necessarie per continuare ad offrire alle donne che ci vengono affidate e ai nuovi nati, tutto ciò di cui hanno bisogno, e per continuare ad esercitare a pieno il nostro mandato di professioniste sanitarie negli Ospedali, sul territorio e in ogni altra struttura del nostro articolato SSN», conclude Roberta Guadagno.