Siamo nel Lake District, una regione montuosa nel nord-ovest dell’Inghilterra, di recente entrata a far parte del patrimonio UNESCO, dove ogni anno migliaia di turisti effettuano escursioni tra i monti e i laghi di questa zona ancora incontaminata. E non sono rari gli infortuni.
Spesso, per raggiungere gli infortunati o le vittime di malori in luoghi impervi occorre molto tempo, lasciando i bisognosi di soccorso in balia di forti dolori e, nel caso di infarti, a rischio di perdere la vita. I soccorsi tempestivi possono, pertanto, essere decisivi.
Per risolvere questo problema, il servizio di soccorso del Lake District ha testato un nuovo sistema di trasporto che permetterebbe a un medico o a un paramedico di raggiungere i pazienti in pochi minuti.
Si tratta di fornire al personale di soccorso una tuta jet o jetpack, dotata di due mini motori su ciascun braccio e uno sul retro, consentendo al paramedico di controllare i propri movimenti semplicemente muovendo le mani. Con questo sistema, testato per la prima volta con successo dal fondatore della Gravity Industries, l’azienda che costruisce la tuta, un paramedico può “volare” su una cima di montagna in 90 secondi invece di impiegare 30 minuti a piedi.
Se l’idea decolla, potrebbe aprirsi una nuova era per i soccorsi nelle zone impervie.