“A febbraio scorso avevamo auspicato che il processo di valorizzazione dell’istruzione per arrivare ad una scuola viva e rispondente alle esigenze del mondo del lavoro non si arenasse come tante, troppe volte è accaduto. Dobbiamo dire che l’approvazione in via definitiva del DDL relativo alla riforma che introduce il nuovo modello 4+2 dell’istruzione tecnico professionale è il primo, concreto passo avanti per realizzare un modello d’istruzione più moderno e propositivo per gli sviluppi legati al mondo del lavoro e per le nuove generazioni”.
Le parole di Ornella Cuzzupi, Segretario Nazionale UGL Scuola, seguono coerentemente, le idee più volte esposte dalla sua struttura inerenti a una scuola capace di rispondere alle esigenze della società e, soprattutto, capace di offrire dare ai giovani gli strumenti idonei per costruire un futuro basato sul lavoro e sul progresso.
“Occorre proseguire su questa strada – riprende Cuzzupi – non si può e non si deve fermare la volontà di far della scuola il principale strumento per la costruzione del domani. Occorre prendere atto che le trasformazioni sociali avvengono a velocità ben più alta di ieri e quindi adoperarsi per offrire risposte immediate e funzionali. Conseguire una relazione diretta tra mondo del lavoro e istruzione non solo è auspicabile, ma persino indispensabile anche per meglio indirizzare i talenti dei nostri giovani.
In questo percorso importanza assoluta e strategica spetta alla classe docente e a tutto il personale della scuola. La vecchia logica di un’istituzione stratificata in settori stagni è stata ormai del tutto superata dalle esigenze dettate dai tempi. Dobbiamo, coscientemente, accettare la sfida di una rivisitazione di diversi meccanismi del sistema scolastico, occorre un nuovo modello basato sugli obiettivi da raggiungere, sulle capacità dei ragazzi e sul merito. I docenti dovranno essere al passo con i tempi e la loro formazione, seria, concreta e pratica servirà ad accelerare i processi necessari. Il tutto con il riconoscimento del lavoro fatto e quello da svolgere”.
La Cuzzupi, inoltre, lancia un messaggio di ampio respiro alle parti sociali e alla politica in genere: “Abbiamo un’occasione, non sprechiamola dietro discussioni sterili e pregiudizi. La nostra responsabilità è altissima. Tocca a noi tutti, alla politica, ai tecnici del ministero, dare risposte concrete, pratiche e funzionali alle donne e agli uomini impegnati quotidianamente su questi fronti. Noi siamo pronti a confrontarci senza alcuna remora e senza alcun pregiudizio, ci siamo già rimboccate le maniche per costruire il futuro della scuola, per i nostri ragazzi, per il Paese”.