BOLOGNA – “I tifosi? Ci sono rimasti male per quello che è successo sul pullman, così come ci sono rimasto io quando ho letto lo striscione con scritto “pezzenti”“. Lo ha dichiarato il tecnico del Bologna, Sinisa Mihajlovic, nella conferenza stampa in vista della gara con il Sassuolo: “Il confronto? Prima ho parlato io dicendo che non avremi mai potuto insultare o offendere. So quanto mi hanno dato i tifosi, quanto ho dato e che rapporto c’è. A Bologna sto bene, amerò fin quando vivrò questa piazza e questa gente. Non devo chiedere scusa, non ho offeso nessuno. E’ il mio modo di scherzare e di fare. Però se qualcuno ci resta male è giusto parlarne e così abbiamo fatto. E’ stato un errore non scendere dal pullman a ringraziare i 500 tifosi, non ci abbiamo pensato, sbagliando, la prossima volta lo faremo. Ho sempre mostrato gratitudine ai tifosi, e loro l’hanno mostrata a me durante la malattia. Siamo stati tutti bravi perché abbiamo sempre fatto le cose col cuore: loro mi sono stati vicini, io a salvare la squadra lavorando anche quando ero in ospedale e mi facevo punture di cortisone. Non so quanto resterò, ma vorrò bene per tutta la vita al tifoso del Bologna, per tutto quello che abbiamo passato insieme. Io sono sempre un tifoso delle squadre che alleno. Quando mi arrabbio con i giornalisti, con l’arbitro o altro è perché tengo alla squadra e amo far bene il mio lavoro”.
Verso il Sassuolo
“Se sbagli atteggiamento mentale paghi le conseguenze: vedi Spezia–Milan, se spegni l’interruttore poi è difficile accenderlo, noi dobbiamo averlo sempre accesso o perdiamo con tutti. Spartiacque? Abbiamo preparato bene la partita, cerchiamo di farlo col giusto atteggiamento, con la testa è tutto più facile. Domani è il mio compleanno, non mi piace ricordarlo perchè inizio ad avere una certa età… Se la squadra mi facesse vincere la partita sarebbe un bel regalo. Il Sassuolo? Loro hanno speso di più per certi giocatori, sono come noi una società solida e seria, anche loro hanno un allenatore a cui piace giocare per vincere e non per non perdere. L’ultimo step è migliorare i dettagli che fanno la differenza. Poli? Non gioca, poi saprete perché”.
Il futuro
“Io vivo come se dovessi restare qui 10 anni e lavoro come se dovessi andar via domani. Non è un problema di contratti. A Bologna sto bene, a volte mi arrabbio per i risultati, ma sto bene. Perciò non ci penso, penso a far punti e salvarmi, a fine stagione ci si parla e ci si vede. A me piacerebbe vedere quali obiettivi abbia la società. Siamo sempre stati d’accordo su tutto, penso che lo saremo anche in futuro, ma non si sa mai. Premier? Mi piacerebbe vivere altre culture e campionati, sono ambizioso e curioso, ma sono uno che cerca per forza di andar via per fare le cose. Di solito quando mi ci metto riesco sempre ad esaudire i miei sogni. Quello che mi sono prefissato l’ho raggiunto, ci sono altre cose e dovrei vivere 150 anni per realizzare, e stavo morendo a 51…””.
Sanremo
Zlatan Ibrahimovic non sarà l’unico ospite calcistico di eccezione nella prossima edizione di Sanremo alle porte. Con l’attaccante del Milan ci sarà pure, per una puntata, l’allenatore del Bologna Sinisa Mihajlovic, amico del rossonero: “Ho sentito Amadeus stamattina. Sì, vado a Sanremo, io e Ibra canteremo: due zingari sul palcoscenico. Per fortuna non ci sarà il pubblico, perché non so né ballare, e questo lo avete già potuto vedere, non so neppure cantare. Zlatan è un po’ meglio di me a ballare, ma pure lui a cantare… male male. Voi italiani avete una grande musica. Personalmente mi piace Io vagabondo. In Italia c’è tutto, in questo paese si sta bene”.
Fonte tuttosport.com