L’obiettivo è valorizare l’itinerario che attraversa tutta la catena del Lagorai, dalla Panarotta al Passo Rolle per un totale di circa 85 chilometri. L’investimento è di 3 milioni di euro distribuiti in un triennio
Dare nuova vita e valorizzare il percorso “TransLagorai”. Questo l’obiettivo dell’Accordo di programma firmato oggi a Cavalese dall’assessore all’ambiente Mauro Gilmozzi e da tutti gli altri partner territoriali del progetto L’obiettivo è valorizare l’itinerario che attraversa tutta la catena del Lagorai, dalla Panarotta al Passo Rolle per un totale di circa 85 chilometri. Gli interventi che si intendono realizzare riguardano la ristrutturazione di alcune strutture esistenti – malga Val Maggiore, malga Lagorai, malga Cadinello, malga Miesnotta, malga Conseria, malga Valsolero ed il rifugio Monte Cauriol -, la sistemazione della sentieristica, la verifica del funzionamento del sistema delle telecomunicazioni e la realizzazione di idonee campagne di comunicazione per far conoscere l’itinerario. L’Accordo di programma è sottoscritto tra la Provincia autonoma di Trento, la Magnifica Comunità di Fiemme, i comuni di Scurelle, Canal San Bovo, Ziano di Fiemme, Telve e il Parco naturale Paneveggio-Pale di San Martino. L’investimento complessivo è di 3 milioni di euro distribuiti su 3 anni, con un finanziamento provinciale di 2.381.440 euro.
“E’ un progetto di comunita’ – ha detto Gilmozzi – che mette assieme tutti i soggetti che gestiscono questo grande patrimonio ambientale e paesaggistico, un progetto all’insegna dello sviluppo sostenibile, che fa leva sull’amore per il trekking e le alte vie, diffuso ormai ad ogni latitudine, coniugando agricoltura, turismo, memorie storiche.
Al centro la catena del Lagorai, di cui abbiamo chiesto anche il riconoscimento Unesco come patrimonio dell’umanità, in modo particolare per la sua valenza geologica, originatasi con le grandi eruzioni vulcaniche di 100 milioni di anni fa, che hanno generato la piastra porfirica su cui poggiano queste montagne ma anche le Dolomiti. Un grazie anche alla Sat, a cui spetta la cura di tutta la parte sentieristica”.
La Provincia autonoma di Trento intende realizzare alcuni interventi di riqualificazione del percorso della TransLagorai”, la classica alta via che attraversa tutta la catena del Lagorai, dalla Panarotta al Passo Rolle (oppure in senso inverso). Il percorso infatti, soffre di una carenza di disponibilità ricettiva che, a parte il settore a ovest del Passo del Manghen che è discretamente servito da alcuni rifugi alpini, cala man mano che si procede verso est. Negli ultimi anni le Comunità locali, nel corso del processo partecipativo condotto nell’ambito del progetto Life+T.E.N. – Trentino Ecological Network, hanno dimostrato un crescente interesse a sviluppare un progetto condiviso per la valorizzazione di tale percorso. La SAT ha così predisposto un progetto di massima che si pone l’intento di incrementare uno sviluppo economico sostenibile del territorio in accordo con l’esigenza di tutela e di valorizzazione del patrimonio naturale, escursionistico, culturale, storico e sociale.
L’intero progetto della Translagorai, che complessivamente prevede un investimento di circa 3 milioni di euro distribuiti su 3 anni, comprende anche la sistemazione della sentieristica esistente, le verifica del funzionamento del sistema delle telecomunicazioni e la realizzazione di idonee campagne di comunicazione e pubblicità dell’intero progetto.
Per rimediare al problema dell’inadeguatezza dei punti-tappa lungo il percorso, si è esclusa la costruzione di nuovi rifugi in quota per preservare il più possibile le caratteristiche del territorio e la non antropizzazione di questi luoghi, puntando, invece sull’adattamento di alcune delle numerose malghe esistenti a piccola struttura ricettiva, anche con l’obiettivo di recupero del valore culturale e paesaggistico delle strutture esistenti e di valorizzazione del patrimonio edilizio tradizionale. In quest’ottica gli adeguamenti previsti saranno tali da non snaturare le caratteristiche degli edifici esistenti, contenendo la capacità ricettiva entro un massimo di 20 posti letto per struttura. Inoltre, l’attività delle strutture ricettive è previsto che sia stagionale (3-4 mesi all’anno). Le strutture su cui sono previsti gli interventi sono malga Val Maggiore, malga Lagorai, malga Cadinello, malga Miesnotta, malga Conseria, malga Valsolero ed il rifugio Monte Cauriol.
Le risorse finanziarie previste per l’attuazione dell’Accordo di programma a carico della Provincia, che interviene nella misura dell’80% della spesa ritenuta ammissibile, sono finanziate tramite il “Fondo per la promozione dello sviluppo sostenibile e per la lotta ai cambiamenti climatici” e ammontano complessivamente ad 2.381.440 euro.
I firmatari
Lo schema di Accordo di programma è sottoscritto tra la Provincia autonoma di Trento, la Magnifica Comunità di Fiemme, i comuni di Scurelle, Canal San Bovo, Ziano di Fiemme, Telve e il Parco naturale Paneveggio-Pale di San Martino. La SAT, il Comune di Catello – Molina di Fiemme, la Comunità territoriale della Val di Fiemme, di Valusugana e Tesino, Primiero, le Aziende per il turismo Valsugana, della Valle di Fiemme e San Martino di Castrozza, Primiero e Vanoi aderiranno in qualità di sostenitori del progetto, entrando a far parte della cabina di regia.