(ANSA) – CAGLIARI, 19 NOV – Non cala la curva dei contagi in
Sardegna. Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi
regionale si registrano 479 nuovi casi (199 rilevati attraverso
attività di screening e 280 da sospetto diagnostico) ma anche un
alto numero di decessi, 12 (362 in tutto). I tamponi eseguiti
sono stati 4.834.
Le vittime sono sette uomini e cinque donne in un’età compresa
fra 32 e 91 anni; nove residenti nel nord dell’Isola, due nella
Città Metropolitana di Cagliari e una nella provincia del Sud
Sardegna. Sassari piange Alessandro Fiori, medico di base e
cardiologo di 64 anni, conosciuto e molto stima to in città,
morto la scorsa notte stroncato dal virus nel reparto di
Neurologia dell’Aou di Sassari (trasformato in reparto Covid),
dove era ricoverato da qualche giorno proprio a causa della
malattia.
Sono, invece, 517 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale
in reparti non intensivi (+12 rispetto al dato di ieri), mentre
è di 67 (+4) il numero dei pazienti in terapia intensiva. Le
persone in isolamento domiciliare sono 10.808. Il dato
progressivo dei casi positivi comprende 5.193 (+129) pazienti
guariti, più altri 50 guariti clinicamente.
Intanto a preoccupare sono i dati forniti oggi dalla Fondazione
Gimbe. La Sardegna è sopra la soglia del 30% per quanto riguarda
i posti letto in terapia intensiva occupati da pazienti Covid-19
(37%) e il rapporto tra casi positivi e quelli testati sale al
13,8%, rispetto alla prima settimana di novembre (13,4%). Nello
stesso periodo si registra nell’isola una performance in
peggioramento per i casi attualmente positivi per 100.000
abitanti rispetto alla settimana precedente: 658 (546 nei sette
giorni precedenti). Qualche dato più positivo nella settimana
11-17 novembre riguarda i casi testati per 100.000 abitanti,
1329, e il minore Incremento percentuale dei casi rispetto alla
settimana precedente, in questo caso il 23,1%.
A Cagliari ulteriore stretta per evitare assembramenti nelle
zone del centro. Il sindaco Paolo Truzzu ha disposto dal 20
novembre al 3 dicembre la chiusura dalle 20 alle 5 del mattino
successivo dei distributori automatici di alimenti e bevande e
dei minimarket che vendono alcolici. (ANSA).
Fonte Ansa.it