“Il Governo nazionale sembra bravo solo a scrivere decreti e poi non si preoccupa minimamente né della loro applicazione da parte delle proprie strutture né del loro rispetto da parte degli altri.
Quanto sta avvenendo in Sicilia e nello Stretto di Messina è incredibile e se non fosse sotto gli occhi di tutti stenteremmo a crederlo!
Da un lato la Protezione Civile nazionale inonda la regione di pezze per spolverare spacciate per mascherine e dall’altro le autorità preposte a far rispettare la legge in Calabria ignorano del tutto il
fatto che centinaia di persone stanno apertamente violando il divieto di spostamento, permettendo l’imbarco verso la Sicilia.
Tutto questo è inaccettabile!
A questo punto il Governo nazionale ci dica se è ancora …. Nazionale!” Ad affermarlo sono i quattro deputati della Lega all’ARS Antonio Catalfamo, Marianna Caronia, Giovanni Bulla e Orazio Ragusa.
“Pretendiamo con forza, e in questo senso abbiamo anche fatto passi formali, che la Protezione civile nazionale svolga in pieno il proprio lavoro e si occupi di fronteggiare l’emergenza che coinvolge tutto il
paese. Il personale medico e della sicurezza in Sicilia non può essere abbandonato a sé stesso né trattato come personale di serie B.
Chiediamo quindi informazioni su tempi certi di consegna in Sicilia di materiale adeguato all’emergenza. Pretendiamo con forza che chi ne ha istituzionalmente il compito faccia quanto necessario per il rispetto della legge e per imporre, con ogni mezzo necessario, il rispetto del blocco di spostamento.
Gli uni e gli altri – concludono i quattro parlamentari – se non si attiveranno, saranno responsabili morali prima ancora che formali di conseguenze gravissimi che difficilmente oggi possiamo immaginare.”