(ANSA) – CATANZARO, 27 SET – Quattordici condanne e 9
assoluzioni, tra cui quella di un ex sindaco. E’ il verdetto
emesso dal Gup di Catanzaro a conclusione del processo, con rito
abbreviato, contro la cosca Iozzo-Chiefari della ‘ndrangheta,
attiva nei territori di Torre di Ruggiero, Chiaravalle Centrale
e zone limitrofe.
La cosca Iozzo-Chiefari risulta essere federata con i Gallace di
Guardavalle e in contrasto con i Procopio-Sia-Tripodi di
Soverato.
L’ex primo cittadino assolto “perché il fatto non sussiste” é
Giuseppe Pitaro, già sindaco di Torre di Ruggiero, accusato di
concorso esterno in associazione mafiosa.
E’ stato condannato, invece, a 4 mesi l’imprenditore edile
Giuseppe Gareri, mentre è stato assolto il fratello Mario
Salvatore.
L’inchiesta della Dda di Catanzaro che ha portato al processo,
denominata Orthrus, con un richiamo al cane a due teste della
mitologia greca, coordinata dalla Dda di Catanzaro, e le
relative indagini condotte dai carabinieri del Comando
provinciale del capoluogo, risalgono all’ottobre del 2019 e
portarono all’arresto di 17 persone tra presunti capi e gregari
della cosca, accusata di esercitare nel territorio delle
Preserre Catanzaresi, tra Guardavalle e Torre di Ruggiero, il
monopolio dello spaccio di droga, e le estorsioni, con ingerenze
anche negli appalti pubblici, ed in particolare su quelli
riguardanti la “Trasversale delle Serre”
la strada di collegamento tra le coste ionica e tirrenica della
provincia di Catanzaro. (ANSA).
Fonte Ansa.it