(ANSA) – CASTELSANTANGELO SUL NERA, 27 GIU – I varchi
marchigiani, che portano alla fioritura di Castelluccio di
Norcia, interdetti al traffico nei weekend del 3-4 e 10-11
luglio fanno discutere gli enti istituzionali. I sindaci dei
Comuni di Arquata del Tronto, Castelsantangelo sul Nera,
Montegallo, Montemonaco e Visso non ci stanno e spiegano la loro
posizione sul “tavolo” che ha chiamato in causa le due Regioni –
Marche e Umbria – i Comuni, le Province e le Prefetture dei
relativi territori. Il nodo era e resta quello di limitare gli
accessi a Castelluccio, con l’Umbria che proponeva di istituire
il servizio navetta nei primi due fine settimana di luglio.
Proposta non accettata dal versante marchigiano, con la
conseguenza che la Prefettura di Perugia ha deciso di chiudere
gli accessi viari di Castelsantangelo e di Arquata-Pretare. Con
la “benedizione” di Legambiente delle due regioni. “Interdire e
chiudere al transito l’unica strada di interconnessione tra due
Regioni e tra due Province marchigiane, specialmente nel periodo
di massima affluenza turistica nelle nostre zone, significa
infliggere un ulteriore colpo mortale all’economia dei nostri
territori che hanno dovuto subire sofferenze derivanti prima dal
sisma 2016, poi dalla pandemia Covid19 e oggi, paradossalmente,
anche dalla fioritura di Castelluccio 2021”, scrivono i sindaci.
Che spiegano i motivi che li hanno spinti a non accogliere la
proposta: “Abbiamo più volte ribadito l’impossibilità di
individuare aree di parcheggio idonee sia per l’orografia del
territorio, sia per i vincoli imposti dalla sentenza che sono
pari anche nei nostri territorio”, spiegano facendo riferimento
alle decisioni emesse negli anni dal tribunale degli usi civici.
I sindaci, adesso, auspicano che “possa essere rivista la
decisione della chiusura”, permettendo il transito “almeno” alle
due ruote. “In attesa delle determinazioni ufficiali che
verranno intraprese dagli Enti competenti, nel rinnovare fiducia
per un ripensamento ma, laddove non sin dovesse verificare,
saremo estremamente attenti far valere i nostri diritti”,
concludono. Sulla vicedna aveva preso posozione anche
l’assessore alla protezione civile delle Marche Stefano Aguzzi,
invocando “una soluzione condivisa”. (ANSA).
Fonte Ansa.it